Nel settembre 2023, un team di ricercatori ha annunciato la scoperta di un nuovo virus nelle Fosse delle Marianne, l’habitat più profondo del mondo. Il “neonato” virus degli abissi, chiamato vB_HmeY_H4907, è stato trovato all’interno di sedimenti a una profondità di 8.900 metri, nei pressi di una sorgente idrotermale calda.
Cos’è il virus degli abissi?
La scoperta è stata una sorpresa per gli scienziati, poiché si pensava che la vita a queste profondità fosse impossibile. La Fossa delle Marianne è caratterizzata da condizioni estreme, con una temperatura di soli 2°C, una pressione di 1.086 bar e una scarsità di nutrienti.
Il vB_HmeY_H4907 è un batteriofago, ossia un virus che infetta esclusivamente i batteri. Le analisi genetiche hanno rivelato che il virus è simile ad altri batteriofagi che infettano batteri del genere Halomonas, già noti per vivere a queste profondità.
Quali sono le implicazioni di questa scoperta?
La scoperta del virus degli abissi solleva una serie di domande affascinanti sulla sopravvivenza e la biologia dei microrganismi negli ecosistemi oceanici più profondi. Come fa la vita a prosperare in un ambiente così ostile? Quali sono le strategie che i microrganismi hanno sviluppato per adattarsi a queste condizioni estreme?
La scoperta del virus degli abissi potrebbe avere importanti implicazioni per la ricerca scientifica. Il virus potrebbe essere utilizzato per studiare i meccanismi di adattamento dei microrganismi alle condizioni estreme. Inoltre, il virus potrebbe anche essere una fonte di nuovi antibiotici, in grado di combattere le infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici convenzionali.
Condizioni estreme
La Fossa delle Marianne è una depressione oceanica situata nel Pacifico occidentale, a circa 2.600 chilometri dalle Isole Marianne Settentrionali. È il luogo più profondo della Terra, con una profondità massima di 11.034 metri.
Le condizioni nelle Fosse delle Marianne sono estreme. La temperatura dell’acqua è di soli 2°C, la pressione è di 1.086 bar e la scarsità di nutrienti è molto elevata.
In queste condizioni estreme, la vita è difficile. I microrganismi che vivono nelle Fosse delle Marianne hanno sviluppato strategie per adattarsi all’ambiente.
Strategie di adattamento
I microrganismi che vivono nelle Fosse delle Marianne hanno sviluppato una serie di strategie di adattamento per sopravvivere in questo ambiente ostile.
- Riduzione delle dimensioni: I microrganismi nelle Fosse delle Marianne sono spesso molto piccoli, il che riduce la loro superficie e la quantità di nutrienti di cui hanno bisogno.
- Produzione di sostanze chimiche protettive: I microrganismi producono sostanze chimiche che li proteggono dalla pressione e dal freddo.
- Associazioni simbiotiche: I microrganismi possono formare associazioni simbiotiche con altri organismi, come i batteri che vivono nelle sorgenti idrotermali.
Implicazioni per la ricerca scientifica
La scoperta del virus degli abissi potrebbe avere importanti implicazioni per la ricerca scientifica. Il virus potrebbe essere utilizzato per studiare i meccanismi di adattamento dei microrganismi alle condizioni estreme. Inoltre, il virus potrebbe anche essere una fonte di nuovi antibiotici, in grado di combattere le infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici convenzionali.
La scoperta del virus degli abissi è una scoperta straordinaria che ci offre una visione più completa della vita sulla Terra. Il virus potrebbe avere importanti implicazioni per la ricerca scientifica, aprendo nuove possibilità per lo studio dei microrganismi e per lo sviluppo di nuovi antibiotici.
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