Il patrimonio forestale e boschivo italiano è cresciuto negli ultimi anni, arrivando a coprire il 36,7% del territorio nazionale. Tuttavia, il verde urbano non è aumentato di pari passo. Secondo il Report Foreste 2023 di Legambiente, la media di alberi per abitante nei capoluoghi di provincia italiani è di soli 24, contro i 9 metri quadrati previsti dalla normativa europea.
Verde urbano che non cresce: perché?
Le cause di questa situazione sono molteplici. Innanzitutto, la crescente urbanizzazione sta fagocitando le aree verdi. Inoltre, la crisi economica degli ultimi anni ha portato a un taglio degli investimenti pubblici in questo settore. Infine, la mancanza di una strategia nazionale per il verde urbano ha ostacolato lo sviluppo di progetti omogenei e coordinati.
Le conseguenze della mancanza di aree verdi urbane sono molteplici. Innanzitutto, il verde urbano svolge un ruolo fondamentale per la salute e il benessere dei cittadini. Gli alberi, infatti, producono ossigeno, assorbono anidride carbonica e polveri sottili, e contribuiscono a mitigare il microclima urbano. Inoltre, questo favorisce la biodiversità e migliora la qualità della vita in città.
Il ruolo delle amministrazioni locali e delle istituzioni nazionali
In questo contesto, è importante che le amministrazioni locali e le istituzioni nazionali si impegnino per promuovere lo sviluppo del verde urbano. È necessario, innanzitutto, aumentare gli investimenti in questo settore e definire una strategia nazionale che guidi le politiche locali. Inoltre, è importante coinvolgere i cittadini nella progettazione e nella gestione del verde urbano, in modo da creare spazi verdi che siano realmente fruibili e apprezzati.
Le proposte di Legambiente
Legambiente indica cinque azioni prioritarie su cui è fondamentale accelerare il passo:
- Implementare gli impegni per la Strategia Forestale Nazionale per raggiungere i target al 2030 di aumento della capacità di assorbimento della CO2 di superfici e suoli forestali e di rafforzamento della bioeconomia circolare.
- Piena applicazione, con controlli e verifiche, della Legge 10/2013 “Nuove norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”.
- Incentivare la nascita di cluster regionali sulla base del “Cluster nazionale Italia Foresta Legno”, per rafforzare il made in Italy, aumentare la produzione interna di prodotti forestali e accelerare la transizione ecologica.
- Completare con successo i progetti del Pnrr dedicati al verde urbano, scongiurandone i tagli previsti.
- Promuovere un piano nazionale di messa a dimora di alberi e il verde pubblico urbano, puntando sulla crescita sostenibile del vivaismo e la ripresa dei vivai pubblici.
Il problema del verde urbano
Ripensare e rigenerare le aree urbane rendendole più verdi, sostenibili e accessibili è un’occasione da non perdere. È necessario un impegno condiviso da parte di tutti gli attori coinvolti, per creare città più vivibili e resilienti alla crisi climatica.
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