Invece, per un’iniziativa nata senza fondi, tutta auto-finanziata e con pochissimi mezzi, tramite la creazione di un sito internet, una pagina Facebook, la raccolta firme on-line, ed un solo giorno di raccolta firme con gazebo e tavolini avvenuto in una caldissima mattina di sabato 8 Luglio ad Avellino città, la Petizione ha raccolto 3.014 sostenitori ufficiali e addirittura 228.676 tra contatti raggiunti, partecipanti e simpatizzanti interessati alla discussione ed alle proposte, almeno tra Facebook ed i social media. Oltre alla Campania, regione da cui sono venute più richieste e sostenitori è stata la Puglia seguita dal Lazio, ma non mancano adesioni, contributi ed interessati al dibattito dalle altre regioni del Sud Italia.
Ieri è terminata la Petizione Popolare per il Tutor A16, con la quale si chiede di alzare il limite di velocità sul tratto Mugnano del Cardinale-Mercogliano, da 80 a 100 Km/h. L’Avv. Cristiano Ceriello, presidente dell’Associazione “Difesa Consumatori e Contribuenti” promotrice della petizione, ha illustrato i dati a dir poco sorprendenti.
“I risultati – ha commentato l’Avv. Ceriello – sono andati al di sopra delle nostre aspettative, considerando come l’iniziativa voleva essere una proposta lanciata solo su internet per la quale credevamo di ricevere al massimo un centinaio di adesioni”. Invece, per un’iniziativa nata senza fondi, tutta auto-finanziata e con pochissimi mezzi, tramite la creazione di un sito internet, una pagina Facebook, la raccolta firme on-line, ed UN SOLO giorno di raccolta firme con gazebo e tavolini avvenuto in una caldissima mattina di sabato 8 Luglio ad Avellino città, la Petizione ha raccolto 3.014 sostenitori ufficiali e addirittura 228.676 tra contatti raggiunti, partecipanti e simpatizzanti interessati alla discussione ed alle proposte, almeno tra Facebook ed i social media. Oltre alla Campania, regione da cui sono venute più richieste e sostenitori è stata la Puglia seguita dal Lazio, ma non mancano adesioni, contributi ed interessati al dibattito dalle altre regioni del Sud Italia.
Questo a riprova, ove ve ne fosse ancora bisogno, di come quella del Tutor A16 non sia sentita solo come una “problematica” regionale, ma interessa oramai il centro-sud Italia, considerando come non a caso l’A16 è ribattezzata “l’autostrada dei due mari”.
Singolari, tra i vari aneddoti – dichiara l’Avv. Ceriello – come tra i firmatari della Petizione vi siano anche degli appartenenti alle forze dell’ordine che hanno ritenuto fondata la Petizione presentandosi di loro iniziativa a sottoscriverla. Ancora più singolare, invece, chi ha scritto di aver percorso per la prima volta il tratto autostradale Mercogliano-Mugnano credendo che vi fossero dei lavori in corso a giustificare gli 80 km/h e non che, invece, questo limite fosse permanente. Con ciò, però, confermando come si è ritenuto di sentirsi più insicuri per i Tir che “tallonavano” le auto a 80 km/h, anziché a causa delle curve del tratto autostradale.
Anche per questo, i promotori hanno deciso di consegnare nei prossimi giorni al Prefetto di Avellino e all’Anas non solo i risultati della Petizione, ma anche tutti i commenti di chi ha contribuito al dibattito nelle pagine web, opinioni interessanti ed anche costruttive da cui poter trarre spunto per una seria riflessione in quanto provenienti dagli automobilisti e dagli stessi utenti del servizio autostradale.
Consegnati i risultati della Petizione Popolare, si aspetta quindi un segnale da Prefettura ed Anas, ricordando come nel frattempo i Giudici di Pace di Avellino continuino ad accogliere i ricorsi degli automobilisti ritenendo l’apparecchiatura del Tutor sulla A16 nemmeno conforme ai crismi previsti dalla Corte Costituzionale e Cassazione.