Si parla spesso di Annibale Ruccello. Nei foyer teatrali napoletani ogni volta che qualcuno dice di averlo conosciuto, ci si fionda su di lui come ape al miele. Tutto. Vogliamo sapere tutto. Com’era? Che diceva? Che leggeva? Chi era? La risposta è quasi sempre la medesima: Annibale Ruccello era un assetato di vita. Bellissimo e coltissimo, accoglieva tutti sorridendo. Non era più agli inizi della sua carriera. Si era già imposto come talentuoso drammaturgo: Ferdinando è il testo che in assoluto l’ha eretto nell’olimpo teatrale. Purtroppo il 12 settembre 1986. A soli trent’anni e nel pieno della sua brillante carriera, Annibale muore in un incidente stradale sull’autostrada Roma-Napoli, lasciando pochi testi ufficiali, solo sei, alcuni incompiuti e ancora inediti. E una valigia piena di sogni.
Giovedì 22 ottobre 2015 a iocisto #lalibreriaditutti a Napoli comincia, “Il teatro tra le righe”, una rassegna a cura di Tiziana Beato che porta le opere e gli autori teatrali in libreria in un modo nuovo: Il progetto nasce infatti dalla volontà di far conoscere ai lettori il ‘testo teatrale’ contemporaneo nei dettagli, nei particolari non detti. Degli incontri/recital in cui gli attori si cimenteranno in un omaggio all’autore da essi stessi prescelto e in un dibattito aperto con il pubblico.
Si comincia con Annibale Ruccello raccontato e interpretato da Rosaria De Cicco.
Se è vero che “L’unico modo per far vivere un artista è far rivivere la sua opera” Rosaria De Cicco per la rassegna ha deciso di presentare questo giovanissimo autore dal grande talento, esploso nel momento in cui il teatro non dava molta importanza alla parola ma si concentrava nella sperimentazione di altri tipi di comunicazione.
Prossimi appuntamenti del Teatro tra le righe saranno il 5 novembre 2015 con Antonella Morea racconta Riccardo Pazzaglia, 19 NOVEMBRE: ENZA DI BLASIO racconta Enzo Moscato, 3 DICEMBRE – PATRIZIA SPINOSI racconta Carlo Faiello e 17 DICEMBRE – ROBERTO AZZURRO racconta Manlio Santanelli che presenzierà alla serata in suo onore.