Il taccuino nell’era digitale sembra per molti, specialmente per i più giovani, un oggetto quasi mitologico. Ma sarà davvero così? Forse no, e non c’è bisogno neanche di scomodare la statistica, basta guardare le vetrine e i negozi on line. Il taccuino è un evergreen, è un prodotto che non tramonta mai, perché è come un camaleonte, si adatta ai tempi e si reinventa per essere sempre più funzionale.
Ogni anno nuovi design, forme, copertine colorate, ci ricordano che del taccuino e delle penne proprio non ne possiamo fare a meno. Perché? Sicuramente perché rispetto ad una tavoletta grafica e un mouse, il diario, il block notes e la carta in generale stimolano continuamente la nostra sfera sensoriale. Quante volte ci siamo tuffati con il naso tra le pagine di un libro per inebriarci del suo odore? E l’odore del legno che emanano le matite e i pastelli quando li temperiamo? Certamente non potremmo fare lo stesso con una tavoletta grafica o con un mouse. Il successo di questi intramontabili oggetti consiste quindi nel regalare sempre nuove esperienze sensoriali, perché la vista , il tatto e l’olfatto sono continuamente sollecitati con nuove sensazioni.
Il taccuino non è solo un diario
Per il tempo o per lavoro, penne e taccuini sono sempre con noi, in borsa o sulla scrivania in bella mostra. E non è un caso, infatti, che questi due oggetti siano ancora tra quelli preferiti dalle aziende per promuovere il proprio brand oppure per i gadget da offrire alla propria clientela.
Il taccuino nell’era digitale è diventato un vero e proprio oggetto di culto anche perché regala esperienze. Nel taccuino, infatti, possiamo scrivere tutto quello che ci passa per la testa, annotiamo tutto ciò che accade dentro e fuori di noi. Negli ultimi anni, ad esempio, molte scuole hanno introdotto la “cultura” del taccuino, per stimolare i ragazzi ad osservare meglio, se stessi e gli altri. Nel taccuino, infatti, si possono riportare fatti ed esperienze che ci hanno colpiti per ripercorrere un giorno, a ritroso, la nostra storia e quella di chi ci circonda. Lo si può utilizzare per fare schizzi, disegnare e liberare la nostra creatività, arricchendolo ad esempio con la pratica dello scrapbook (abbellimenti di vario tipo come ritagli, adesivi, fiori essiccati, nastri, fotografie, perline, glitter e molto altro).
Il taccuino racconta mille storie
Il taccuino non è un oggetto di culto solo per gli scrittori. Un tempo, nell’immaginario collettivo, esso si associava esclusivamente a chi scriveva per professione. Oggi invece, il taccuino è diventato un vero e proprio contenitore preziosissimo di storie. Nei nostri quaderni, infatti, riportiamo schizzi, fissiamo pensieri, scarabocchiamo, cogliamo dettagli, scriviamo frasi estemporanee, collezioniamo aneddoti, frasi, esperienze che ci hanno turbati o che ci hanno resi felici. Il taccuino, quindi, è un contenitore di storie, che raccontano non solo la nostra vita e le nostre esperienze nel tempo, ma anche quelle fatte in relazione agli altri.
Il taccuino, infine, nonostante l’era digitale ci spinga ad essere sempre più tecnologici, è un vero e proprio oggetto da collezione. Molte agende, quaderni, taccuini e penne (molte di queste, poi, sono anche personalizzabili e le potete trovare, ad esempio, su Maxilia.it che ne offre una vasta gamma) sono realizzati con materiali pregiati ed eleganti per i più esigenti; riciclabili per un pubblico attento all’ambiente; leggeri e funzionali per diari di viaggio, ricettari, spunti per scrittori e aree da colorare per momenti terapeutici e di relax.