L’evoluzione è visibile agli occhi. E a Modena, per i tre giorni del Festival, si è potuta ascoltare, imparare e toccare con mano. Sotto forma di conferenze, dibattiti e dimostrazioni, utili a comprendere l’impatto di un cambiamento che oggi è già realtà.
5.000 persone hanno risposto alla chiamata di After Futuri Digitali – Modena Smart Life. Per loro anche un’area demo allestita in piazza Grande e nella Galleria Europa del Comune di Modena con prototipi, simulatori e dimostratori delle tecnologie digitali più disruptive degli ultimi anni come l’Internet of Things (IoT), l’intelligenza artificiale, la realtà virtuale, la robotica, l’autonomous driving ecc.
A trarne beneficio direttamente e indirettamente, le istituzioni, i cittadini, le imprese. Perché la Banda Ultra Larga e le tecnologie ad essa applicate offrono opportunità straordinarie in fatto di facilitazione e velocizzazione nell’erogazione di servizi e nella didattica, nella gestione della casa, nei trasporti pubblici e privati, nell’organizzazione del tempo libero e di lavoro, nella produzione e nello sviluppo delle imprese.
La vita smart, con le sue implicazioni in termini deontologici, professionali e, perché no, filosofici è stata oggetto del dibattito modenese, con incursioni in diversi ambiti del sapere – dalla cucina al marketing, dal turismo all’istruzione, dall’automotive all’economia, con connettività a banda ultra larga a fare da fil rouge – per un esperimento mai tentato prima: il primo festival nazionale sulla cultura digitale.
A decidere di metterlo in scena, con un palinsesto di un centinaio tra conferenze e digitalk e altrettanti relatori, il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Modena.
After Futuri Digitali – Modena Smart Life, che ha ospitato tra l’altro “Così lontani, così vicini”, la prima conferenza nazionale sullo stato di attuazione del Piano Nazionale Banda Ultra Larga, ha dato visibilità alle migliori pratiche e politiche esistenti in materia di infrastrutturazione in banda ultra larga e digitalizzazione, mostrando alla collettività tutto ciò che di bello si può fare con il digitale. Il Festival ha fatto riflettere e divertire; ha portato fuori dallo schermo youtuber, instagrammer e content creator; ha messo a confronto generazioni e modelli di comportamento normalmente molto distanti tra loro; ha reso tangibile la rivoluzione.
L’appuntamento con la prossima edizione di After Futuri Digitali è a Reggio Emilia nel 2018: stay tuned.