Record di visitatori per la mostra “Antonio Ligabue”, ospitata nella Cappella Palatina del Castel Nuovo – Maschio Angioino: con le sue sedicimila presenze, in solo quattro mesi (delle quali il quaranta per cento, costituite da turisti), l’esposizione si è rivelata un evento di punta della stagione culturale.
Per questo incredibile afflusso, l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e Alessandro Nicosia, organizzatore della mostra e presidente di Cor, hanno deciso di procrastinare l’evento fino al 18 febbraio, spostando di un mese la chiusura.
L’esposizione, curata da Sandro Parmiggiani e da Sergio Negri (e con la collaborazione della Fondazione Museo Antonio Ligabue di Gualtieri), presenta, attraverso oltre ottanta opere, tra cui cinquantadue oli, sette sculture in bronzo, una sezione dedicata alla produzione grafica con otto disegni e quattro incisioni e, una sezione introduttiva sulla sua incredibile vicenda umana, un excursus storico e critico sull’attualità dell’opera dell’artista, che rappresenta ancora oggi una delle vette più interessanti dell’arte del Novecento.
Intanto è previsto un evento all’interno dell’esposizione al Maschio Angioino, che pone una particolare attenzione su Ligabue e il suo stretto rapporto con la natura e con gli animali: una vicenda artistica e personale, che rimanda a questioni etiche e scientifiche. L’associazione Animal Day di Napoli, che organizza a Napoli l’annuale manifestazione per i diritti degli animali, ha invitato come ospite d’onore l’ecologo animale Danilo Russo che parlerà di pipistrelli.
Questi animali figurano tra quelli “letti” dall’artista, comparendo sulla scena in cui un gigantesco ragno attacca un leopardo. L’opera di Ligabue è spesso dedicata ai predatori e alla predazione, e i pipistrelli sono, infatti, predatori efficientissimi. In un confronto tra arte e scienza, interverrà, con Russo, il critico d’arte e membro dell’Animal Day, Stella Cervasio.