Scongiuriamo la discarica a Chiaiano
Realizzare nella cava di Chiaiano non una discarica, ma un centro per il trattamento biologico dei rifiuti. E’ la proposta rilanciata dal sindaco di Marano (Napoli), Salvatore Perrotta, in una una lettera aperta al sottosegretario Guido Bertolaso. Una lettera che, si sottolinea dal Comune di Marano, ”coincide con l’ennesimo stop dei lavori nella cava, ormai allagata come si evince dalla foto ricavata dalla webcam del sito del sottosegretariato”. Perrotta ricorda che ”i lavori necessari per allestire la discarica subiscono continui rallentamenti” e che ”le condizioni meteo del periodo invernale stanno mettendo in evidenza tutti i limiti di realizzazione di una discarica in una cava a fossa: si registrano continui allagamenti, piccoli smottamenti ed il rischio che si possa registrare un evento ancor piu’ grave e’ sempre concreto”. Da qui le proposte alternative del sindaco: ”Attuare la raccolta differenziata spinta, accelerando sulle procedure che sinora ci hanno impedito di realizzarla, e realizzare a Chiaiano un centro per il trattamento meccanico biologico che, di pari passo con il sito di compostaggio per il quale ci siamo già proposti, rappresenterebbe segno tangibile della volontà di fare la propria parte fino in fondo”.
Ecco il testo integrale della lettera del sindaco di Marano al sottosegretario Bertolaso.
Ad otto mesi dalla decisione di allestire una discarica di tal quale in una cava a fossa come quella individuata tra Chiaiano e Marano credo sia giunto il momento di tracciare un bilancio di quanto accaduto, di cosa si è fatto e di cosa si farà . Un bilancio basato innanzitutto sull’onestà intellettuale, su dati oggettivi ed inconfutabili e sul rispetto dei ruoli istituzionali.
Come era chiaro a noi sin dall’inizio, non aveva nulla a che vedere con il superamento della fase dell’emergenza sofferta l’anno scorso: la situazione è gradualmente tornata alla normalità , prescindendo da Chiaiano e utilizzando siti più idonei.
I lavori necessari per allestire la discarica subiscono continui rallentamenti: le previsioni ottimistiche annunciate nell’estate scorsa di aprire la discarica già da settembre, poi da ottobre, poi da novembre, poi da dicembre e poi da gennaio, sono state sinora disattese.
Le condizioni meteorologiche particolarmente sfavorevoli del periodo invernale stanno mettendo in evidenza tutti i limiti di realizzazione di una discarica in una cava a fossa: si registrano continui allagamenti, piccoli smottamenti ed il rischio che si possa registrare un evento ancor più grave è sempre concreto.
L’avvio della raccolta differenziata, intanto, stenta a concretizzarsi: il Comune di Marano ha dovuto annullare la gara d’appalto che aveva indetto e, dopo aver ottemperato a tutte le cavillose normative varate dal governo, è in attesa di firmare il protocollo d’intesa per una fase sperimentale sotto la supervisione del Sottosegretariato ai Rifiuti, propedeutica alla gestione in proprio del ciclo integrato dei rifiuti.
A questo punto, ancor più di prima, è lecito chiedersi: ma era necessario? Era necessario indicare proprio Chiaiano come panacea per la soluzione dell’emergenza? Era necessario intestardirsi in una scelta che tutti, con il semplice buon senso, riconoscono assurda e incompatibile?
Eppure, ritengo che saremmo ancora in tempo per porre rimedio.
Attuare la raccolta differenziata spinta, accelerando sulle procedure che sinora ci hanno impedito di realizzarla.
Realizzare a Chiaiano un centro per il Trattamento Meccanico Biologico che, di pari passo con il sito di compostaggio per il quale ci siamo già proposti, rappresenterebbe segno tangibile della volontà di fare la propria parte fino in fondo.
Se invece si insisterà nella decisione assunta, aumenteranno ulteriormente i costi sostenuti dalla collettività : se errare è umano, perseverare è notoriamente diabolico. E nessuno comprenderebbe lÂ’ostinazione nel portare avanti un progetto oggettivamente inadeguato e del quale ancora oggi si ignora l’impatto reale sulla viabilità .
Riconoscere i limiti e l’inadeguatezza della scelta effettuata e individuare una soluzione diversa sarebbe un atto di responsabilità ed una dimostrazione di forza, non di debolezza, da parte del governo centrale. E troverebbe, da parte nostra, come sempre, la massima disponibilità a fare la nostra parte, assumendoci l’onere persino di eventuali scelte impopolari. Nella certezza che, questa volta, davvero, si vuole risolvere una volta e per tutte l’emergenza rifiuti in Campania.
Il Sindaco
Salvatore Perrotta