A guidare il Sannio Consorzio Tutela Vini per il triennio 2017/2020 sarà ancora una volta il produttore Libero Rillo. Rillo è stato indicato alla guida del Consorzio – sarà questo il suo terzo mandato consecutivo – nel corso della prima riunione del nuovo Consiglio di Amministrazione, svoltasi martedì 28 novembre.
Questa la decisione emersa dalla volontà dei venti componenti del Consiglio di Amministrazione, eletti nell’ambito dell’Assemblea dei soci: Mariano Assini, Luca Baldino, Antonio Ciabrelli, Carmine Coletta, Paolo Cotroneo, Nicola De Girolamo, Alfredo Di Leone, Silvio Di Lonardo, Flaviano Foschini, Carmine Fusco, Gino Gambuti, Antonio Iannella, Patrizia Iannella, Nicola Mastrocinque, Paola Mustilli, Domizio Pigna, Libero Rillo, Gabriele Sebastianelli, Dante Tammaro, Nicola Venditti. Si tratta di un Consiglio che registra tante riconferme, con le elezioni che hanno sancito l’avvicendamento di solo cinque componenti dello stesso. Variano, invece, i volti dei due vicepresidenti che affiancheranno Rillo in questo nuovo mandato, individuati nelle figure di Carmine Coletta e Domizio Pigna, vale a dire le guide delle due più grandi cooperative vitivinicole sannite.
Oltre ad indicare il nuovo Consiglio di Amministrazione, l’assemblea dei soci dello scorso 19 novembre ha eletto anche i nuovi componenti del Collegio sindacale: Raffaele Romano, Annibale Mancinelli è Valentina Di Biase. Raffaele Romano è stato indicato come presidente del Collegio, incarico già ricoperto nel precedente mandato.
«La fiducia ricevuta – dichiara il riconfermato presidente Libero Rillo – riempie di soddisfazione e sprona ad un maggiore impegno per fare sempre di più e meglio. Credo che il primo obiettivo di questo nuovo mandato dovrà essere quello di implementare lo sviluppo di quei progetti di ampio respiro capaci di dare ulteriori impulsi al settore vitivinicolo sannita. Il lavoro svolto nel corso degli ultimi anni è servito soprattutto a mettere insieme le risorse necessarie, finanziare ma anche umane, per dare il via ad una serie di attività che sono servite ad esaltare le ricchezze enologiche sannite, garantendo alle nostre produzioni una maggiore attenzione mediatica. Questo lavoro strategico deve continuare, coinvolgendo in modo sempre più significativo non solo gli attori della filiera ma tutti i protagonisti del territorio. In questi anni gli sforzi più grandi sono stati mirati a comunicare e promuovere le Denominazioni di Origine sannite, per costruire una buona reputazione. I risultati raggiunti – specifica la guida del Consorzio Sannio – mostrano chiaramente come il percorso fin qui seguito sia quello giusto. Ora occorre lavorare per costruire una simile reputazione anche per quanto concerne il “brand” Sannio. E’ questo un obiettivo da perseguire con azioni mirate, puntando sulle potenzialità del nostro territorio, che sono veramente elevate. Tutto questo si potrà concretizzare solo attraverso un grande progetto in cui i vari protagonisti condividano visioni, impegni e sforzi. Il Sannio è storicamente un’area fortemente vocata alla vitivinicoltura di qualità. Questa grande vocazione è la leva che ha permesso di ottenere grandi prodotti e di incrementare le performance delle cantine sannite sul mercato. Dobbiamo operare per fare in modo che i due valori, vale a dire la reputazione dei vini e quella del territorio, arrivino ad equivalersi, perché uno non può prescindere dall’altro. Uno sforzo, quindi, che deve perseguire la valorizzazione di quel valore aggiunto rappresentato – conclude Rillo – dalla qualità del cibo, dalla cultura dei luoghi e dal sostegno della salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio»