SalinaDocFest, il Festival internazionale del documentario narrativo fondato e diretto da Giovanna Taviani, annuncia i documentari in concorso alla XV edizione che si svolgerà dal 15 al 18 settembre a Salina e, per il secondo anno consecutivo, a Roma dal 1° al 3 ottobre 2021, alla Casa del Cinema.
Quest’anno chiamati in giuria: Catherine Bizern, produttrice e direttrice del festival Cinéma du Reel a Parigi, Richard Copans, produttore, regista e direttore della fotografia, e François Caillat, regista francese di fama, in uscita con il suo primo romanzo per Gallimard.
Saranno 6 i documentari in concorso: The Blunder Of Love di Rocco Di Mento (Italia, Germania) in anteprima regionale. La nascita di una famiglia. Un uomo e una donna si innamorano e da loro nasce una casa, dei bambini, dei nipoti. Ed è proprio uno di questi nipoti che si propone di ripercorrere questa storia di presunto amore, per cercare di onorare il nonno defunto, per capire meglio da dove si proviene. Ma le cose non sono esattamente come il giovane, regista del film, immaginava.
L’ile Des Perdus di Laura Lamanda (Italia, Francia) in anteprima regionale. Agli Oggetti Smarriti di Parigi il flusso di utenti è continuo. Arrivano trafelati, cercano i loro oggetti, vanno di fretta. Ma ritrovare ciò che si è smarrito non è facile. Serve tempo. Il tempo che arrivi il proprio turno allo sportello. Il tempo per spiegare quanto si è perso. E poi il tempo che al personale serve per verificare l’eventuale presenza dell’oggetto, localizzarlo, farlo risalire con il montacarichi. Meglio accettare l’attesa, abbandonarsi a questo rallentamento, e raccontare.
L’incorreggibile di Manuel Coser (Italia) in anteprima nazionale. L’intera vita trascorsa in carcere, cinquanta anni di detenzione di cui gli ultimi tredici senza vedere il mondo esterno, hanno fatto di Alberto un uomo solo, senza contatti estranei al mondo criminale. La libertà ormai prossima lo strapperà al suo universo noto. Una lunga relazione con il regista lo porterà a misurarsi con la propria condizione esistenziale e a riconoscersi senza infingimenti. Così come accadrà, per la dinamica degli infiniti rimandi, al regista ed al pubblico che si troveranno di fronte a lui.
Il Palazzo di Federica Di Giacomo (Italia, Repubblica Ceca) in anteprima regionale. Nel cuore di Roma, con vista su San Pietro, si erge un Palazzo. Il proprietario, come un mecenate rinascimentale, negli anni ha offerto asilo a un’eclettica comunità di amici che ne hanno trasformato ogni angolo in un set cinematografico permanente. Mauro, il più carismatico del gruppo, dirige i condomini in un film visionario, isolandosi progressivamente dal mondo esterno fino a non uscire più dal Palazzo. Nel momento della sua morte prematura, il gruppo di amici si ritrova, chiamato a ricevere in eredità le migliaia di ore filmate del film incompiuto a cui tutti hanno preso parte. Un lascito che scuote lo spirito assopito del gruppo e mette ciascuno a confronto con i propri sogni giovanili, in un romanzo di formazione fuori tempo massimo.
La rabbia di David Alamouti e Marco Granese (Italia) in anteprima regionale. Un casting in una piccola città dimenticata del sud Italia. Le audizioni attirano persone radicalmente diverse: alcuni sognano di diventare famosi, ma per altri le audizioni sono un modo per esplorare sentimenti, situazioni e per raccontare la loro storia.Tra di loro ci sono anche giovani provenienti dall’Africa occidentale e dal subcontinente indiano, che vivono nei centri d’accoglienza del posto. La presenza di “estranei” in paese ha creato profonde tensioni, una rabbia che il film prova a far emergere e trasformare in una forza creativa e creatrice, tra documentario e fiction.
Naviganti di Daniele De Michele “Donpasta” (Italia) in anteprima regionale. Quando nell’agosto del 2020 tutto riaprì, dopo mesi di confinamento in casa, gli artisti furono gli unici a non riprendere normalmente il loro lavoro. Nel tempo di un anno e mezzo, dentro e fuori il lockdown, Donpasta racconta la sua quotidianità intrecciata a quella di una scenografa disoccupata, un musicista senza spettacoli, un contadino poeta, documentando il modo in cui sono sopravvissuti a un conflitto esterno e interno. Sentivano che in questa crisi le cose fragili avrebbero rischiato di scomparire.
Grande spazio sarà dato alla letteratura con Parliamo di libri, grazie anche all’ingresso nella co-direzione artistica della sezione Letteratura di Lidia Tilotta accanto a Giovanna Taviani. Tilotta è una grande giornalista Rai, impegnata da sempre nelle politiche del Mediterraneo e autrice insieme a Piero Bartolo dell’acclamato libro-reportage Lacrime di sale.
Due importanti omaggi durante il SalinaDocFest. Mercoledì 15 settembre aspettando il festival il ricordo di Lucio Dalla con la proiezione speciale di Per Lucio di Pietro Marcello (2021) un viaggio visivo e sonoro nell’immaginario poetico e irriverente del cantautore bolognese, una narrazione inedita del suo mondo condotta attraverso le parole del fidato manager Tobia e dell’amico d’infanzia Stefano Bonaga. Interverrà il giornalista, critico musicale e conduttore radiofonico John Vignola, consulente musicale del film.
A questo si aggiungerà l’omaggio speciale a Pier Paolo Pasolini con alcuni dei suoi documentari, insieme a due cortometraggi, fortemente permeati dello stesso senso di spiritualità del Vangelo, attualissimo ancora oggi, per i 99 anni dalla nascita del cineasta.
L’excursus inizierà giovedì 16 settembre con La canta delle Marane di Cecilia Mangini(1961) che vede Pasolini ai testi, Sopralluoghi in Palestina per il suo Vangelo secondo Matteo (1964) e Che cosa sono le nuvole? (1968) che vede nel cast Totò, Ninetto Davoli, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia e Domenico Modugno.
Il 17 settembre ancora spazio a Pasolini con La Ricotta (1963) interpretato da Orson Welles, Mauro Cipriani e Laura Betti, e i suoi Comizi d’amore (1965). Chiuderanno l’omaggio a Pasolini il 18 settembre Appunti per un film sull’India (1968), Le mura di Sana’a (1973) e Appunti per un’Orestiade africana (1975).
Tra i partner tecnici dell’edizione 2021 del festival anche MYmovies.it che, grazie alla sua piattaforma, permetterà di raggiungere spettatori appassionati in tutta Italia. Una scelta, da parte del festival, volta ad ampliare la platea degli amanti del documentario narrativo italiano e internazionale.
Il SalinaDocFest è diretto da Giovanna Taviani, con la co-direzione artistica per la sezione Musica e Spettacoli di Mario Incudine e la co-direzione artistica per la sezione Letteratura di Lidia Tilotta.
Il Festival è realizzato con sostegno della Regione Siciliana – Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo Sicilia Film Commission nell’ambito del Programma Sensi Contemporanei Cinema, il Ministero della Cultura e SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori. Rinnova anche per questa edizione il suo contributo la Banca del Fucino – Gruppo Bancario Igea Banca.