Il Consiglio Europeo ha convenuto di dare la sua approvazione allo statuto riveduto del Mediatore europeo, che aggiornerà i regolamenti e le condizioni generali che disciplinano l’esercizio delle funzioni del Mediatore, sostituendo l’attuale quadro a seguito dell’entrata in vigore del trattato di Lisbona.
L’obiettivo del Mediatore è aiutare a scoprire la cattiva amministrazione nelle attività delle istituzioni, organi, uffici e agenzie dell’Unione, ad eccezione della Corte di giustizia dell’Unione europea che agisce nel suo ruolo giurisdizionale.
Se del caso, il Mediatore può formulare raccomandazioni, proposte di soluzioni e suggerimenti per il miglioramento.
“Il Mediatore europeo svolge un ruolo importante nel nostro quadro istituzionale dell’UE, in particolare per garantire la fiducia dei nostri cittadini promuovendo una buona amministrazione da parte delle nostre istituzioni. Il nuovo statuto consente al Mediatore europeo di esercitare le sue funzioni nell’ambito di un mandato forte e chiaro. Molte delle disposizioni sono state chiarite, consentendo al Mediatore europeo di agire in modo rinnovato e rinvigorito, a beneficio dei cittadini europei” dichiara Ana Paula Zacarias – Segretario di Stato per gli affari europei del Portogallo
Mediatore europeo: principali novità introdotte dalle nuove regole
- Adeguamento del quadro esistente al Trattato di Lisbona, entrato in vigore nel 2009.
- Chiarimento sull’accesso alle informazioni dell’UE: le norme conferiscono al Mediatore il diritto di chiedere l’accesso a informazioni classificate dell’UE nel corso di un’indagine. Alle autorità degli Stati membri può anche essere chiesto di condividere le informazioni.
- Definizione delle condizioni alle quali il Mediatore può condurre indagini di propria iniziativa, in particolare in casi sistemici o gravi di cattiva amministrazione da parte dell’UE.
- Il Mediatore europeo è eletto dal Parlamento europeo all’inizio di ogni legislatura. In futuro, i candidati non devono essere stati membri del Parlamento europeo, del Consiglio europeo, della Commissione europea o del governo nazionale nei due anni precedenti.
Contesto delle nuove regole
Il 12 febbraio 2019 il Parlamento europeo ha adottato una proposta di progetto di regolamento sull’esercizio delle funzioni del nuovo ruolo, che è stata trasmessa al Consiglio il 25 marzo.
A seguito di consultazioni informali tra Parlamento e Consiglio, il 9 giugno 2021 il Parlamento ha approvato una proposta rivista. Il nuovo regolamento abrogherà la decisione 94/262/CECA, CE, Euratom.
Prossimi passi
Il Parlamento adotterà ora il nuovo quadro giuridico nella sessione plenaria del 23 giugno. Quindi il Regolamento entrerà in vigore il primo giorno del mese successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.