“La giostra degli scambi” e “Amore”, si chiamano così i due nuovi episodi del commissario Montalbano che andranno in onda su Rai 1 il 12 e il 19 febbraio. Nuove vicende di cronaca nera, tratte dai romanzi di Camilleri, racconteranno la vita e il lavoro dell’affascinante commissario Moltalbano interpretato come sempre dal bravissimo Luca Zingaretti; ancora una volta il commissario Montalbano si troverà a dover risolvere, nella splendida cornice siciliana, due casi di omicidio, complessi e misteriosi.
Montalbano piace e i numeri lo dimostrano
Durante la presentazione dei nuovi episodi che si è svolta giovedì 1 febbraio nella sede Rai di Roma, Tinny Andreatta, direttore di Rai Fiction, ha portato sul tavolo un po’ di numeri a supporto non solo dei due nuovi tv movie, ma di tutta la collection del commissario Montalbano. Numeri che parlano chiaro: con questi due nuovi film, si giunge a 32 episodi, 147 repliche e quasi 20 anni di storia. La collection quindi è un punto di riferimento, non solo per il pubblico ma anche per gli addetti ai lavori: il panorama degli ascolti infatti ha superato il 40%.
Conclusione: Montalbano piace. E Perché? Perché, continua il direttore di Rai Fiction, la collection dà un ‘immagine positiva del nostro paese che, ricordiamolo, non è fatto di solo di malavita. Inoltre, il personaggio del commissario Montalbano, è un personaggio che affascina perché è reale, la gente lo sente concreto e quindi credibile: il commissario è un uomo come tanti, un poliziotto imperfetto , con le sue passioni e il suo carattere che impegna tutto se stesso per trovare la verità e dare giustizia ai morti. A fare da sfondo alle storie, una splendida Sicilia che, come ha affermato l‘attrice Sonia Bergamasco (Livia, la compagna di Montalbano), racconta un’Italia del Sud che ci sembra avvolta in una bolla magica, con le sue grandi bellezze, peculiarità e un fascino atavico che però trasmette al contempo una grande concretezza e ci rimanda alla vita reale, quella di tutti i giorni.
Il primo episodio della nuova serie, “La giostra degli scambi” è l’adattamento di uno dei romanzi di Camilleri; si tratta di una storia complessa, fitta di intrecci che depistano e confondono il commissario che riesce a fatica a sbrogliare la matassa e ad arrivare alla verità. Nell’episodio, un bravissimo Fabrizio Bentivoglio, sembra confondere continuamente lo spettatore, con mezze parole, verità celate e comportamenti ambigui che inizialmente mettono Montalbano fuori pista ma che poi gli svelano un’anima fragile, tormentata dall’amore per una giovanissima donna che lo abbandona per scappare con il suo migliore amico. Il secondo episodio della nuova serie, “Amore“, è il lavoro paziente di cucitura di due racconti (“La prova generale” e “Amore”) nei quali la magistrale penna di Camilleri racconta appunto l’amore nelle sue mille sfumature e tinte, dall’amore coniugale a quello fraterno ma anche a quello terribile e capace di distruggere. Luca Zingaretti a tal proposito ha sottolineato come l’amore raccontato in questi due nuovi episodi sia un amore salvifico, e quindi portatore di valori e di un messaggio positivo che sicuramente non verrà ignorato dai telespettatori, specialmente in questo periodo di crisi dove tutti ci sentiamo incerti e impauriti del futuro.
Sentimenti e lavoro di squadra alla base del successo
I sentimenti sono al primo posto nella scrittura di Camilleri, afferma il produttore Max Giusberti. Camilleri nei suoi racconti, nonostante sia uno scrittore di gialli, è sempre alla costante ricerca del lato umano . Ed è questo che affascina il pubblico e rende le storie di Montalbano storie vicine a quelle degli italiani. Il personaggio del commissario attira le simpatie del pubblico perché è un personaggio semplice, che cerca di scoperchiare il baule della freddezza e del cinismo per scovare quel senso di umanità che alla fine pervade tutti, anche le persone che hanno commesso i delitti più efferati. A rendere infine , sorprendentemente affascinate il commissario Montalbano è anche quel senso di grande empatia con gli altri personaggi della vicenda che l’attore Luca Zingaretti riesce sempre ad esprimere nei confronti anche di coloro che il commissario è chiamato a giudicare.
Filo conduttore della presentazione è stato l’orgoglio di tutto il team per aver portato sullo schermo due nuovi episodi che sicuramente sapranno soddisfare le aspettative del pubblico. Lo strepitoso lavoro di tutto il team, dagli sceneggiatori, agli attori, ai costumisti etc.. ha permesso non solo di lavorare bene ma di realizzare un prodotto che è presente in più di 60 paesi nel mondo. La collection si è sempre caratterizzata per un continuo lavoro di miglioramento che nei due nuovi episodi si è concretizzatato, ad esempio, nel cambio della sigla, nel montaggio e nel lavoro di regia. Secondo il regista Alberto Sironi, Montalbano è un grande successo perché dietro c’è una squadra di lavoro affiatata, dove ognuno con il proprio mestiere porta valore aggiunto che sommato a quello degli altri, garantisce un prodotto di qualità che alla fine è risultato vincente.
Una buona sceneggiatura fa la differenza, parola di Zingaretti
Anche Luca Zingaretti ha detto di essere orgoglioso del lavoro realizzato e della fortuna di aver lavorato con un team di grande spessore come quello del commissario Montalbano, specificando l’importanza che questo confronto ha per l’attore. Zingaretti, infatti, ha sottolineato che lavorare con cast diversi, consente ad un attore di misurare se stesso nel tempo anche, e soprattutto, per chi come lui, interpreta lo stesso ruolo da anni. L’attore inoltre, evidenzia il privilegio di interpretare un personaggio che viene dalla letteratura e nasce dalla penna di un autore ancora in vita, perché gli consente di “sentire” come il personaggio si modifica e si trasforma nel tempo grazie alle diverse storie e sceneggiature. Zingaretti infine, ci ricorda come una buona sceneggiatura faccia la differenza e contribuisca a creare non solo un buon prodotto ma anche a far emergere il talento di un attore. Una buona scrittura ed una buona sceneggiatura infatti offre dei chiaroscuri, delle profondità e delle sfumature che consentono all’attore di non ripetersi, di essere sempre diverso. Nel caso specifico, il commissario Montalbano proviene dalla letteratura e in letteratura queste sfumature sono una costante; l’attore può cogliere questi chiaroscuri e cercare di esprimerli al meglio, rendere così il personaggio sempre diverso e accattivante. E questa, secondo Zingaretti, è la forza di Montalbano, unitamente alla divulgazione di buoni sentimenti e un lavoro di squadra costante.