Autunno alle porte, anno scolastico ricominciato, cosa manca all’appello? Ah sì, la programmazione invernale delle tv. O meglio, il ritorno della tv trash italiana. Per carità, leggendo i palinsesti non mancheranno film e documentari di alta qualità, ci saranno anche programmi di intrattenimento, com’è giusto che sia nell’ottica di fornire una programmazione varia per soddisfare tutti i tipi di pubblico e tutte le fasce d’età. I volti tanto amati, come Barbara D’Urso, Maria De Filippi, però, continueranno ad allietare i nostri pomeriggi e le nostre serate al calduccio.
I 20 anni del Grande Fratello
Sono passati vent’anni dalla prima edizione del Grande Fratello, il primo reality show mai realizzato. Ricorrenza ampiamente festeggiata con una bella rimpatriata tra ex inquilini. L’idea dell’olandese John De Mol fu mutuata praticamente in tutto il mondo. Liberamente ispirato al romanzo di George Orwell 1984 e inserito nella scia del fortunato film “The Truman show”, fu salutato come un esperimento televisivo d’avanguardia. La tv della realtà, con la telecamera puntata h24 su una casa abitata da sconosciuti per poterli osservare, era senz’altro una novità. Dopo vent’anni di nuovo non c’è più niente ma, grazie al voyerismo che permette di guardare questi programmi senza sensi di colpa, il pubblico continua a seguirlo, soprattutto nella sua versione VIP, e così ogni lunedì e venerdì Alfonso Signorini ci condurrà nella casa più chiacchierata d’Italia.
Barbara e le altre
Il successo di pubblico, che è la stella polare degli autori televisivi, ha ispirato in questi vent’anni tutta una serie di programmi “reality” da “L’isola dei famosi” a “Temptation Island” che ripropongono l’idea della casa in versione per così dire esotica, a “Saranno famosi” diventato poi “Amici”, “Ballando con le stelle” che raccontano la preparazione di una performance artistica. Fin qui poco male, si tratta di innegabile brutta televisione e si può sempre scegliere di non guardarla. Il problema è quando il dietro le quinte che si vuole raccontare non è quello di un momento ludico ma di un momento doloroso. Con “La vita in diretta”, “Mattino 5”, “Pomeriggio 5”, “Live – Non è la D’Urso” i protagonisti dei fatti di cronaca, soprattutto nera, diventano i nuovi inquilini di una casa dell’orrore.
La tv italiana e il ritorno del trash
Come dicevamo prima, la curiosità degli inizi ha lasciato il posto a una morbosità che si autoalimenta storia dopo storia e ora diventa impensabile organizzare un palinsesto senza prevedere dei reality. Sono diventati dei fenomeni sociologici, specchio di un Paese. Quelle stesse parole te le ritrovi al bar, al supermercato o, come spesso abbiamo avuto modo di rilevare, sono quelle chiacchiesperimento che sono state elevate di rango. Comunque la si voglia vedere, il binomio copertina e divano sta per tornare e se il trash non è di vostro gusto la programmazione della tv italiana offre tanto altro. Non c’è prezzo per i momenti di relax casalingo, per tutto il resto c’è il telecomando… o un buon libro.