L’11 Settembre 2021, le truppe USA stanziate in Afghanistan avranno completato il loro ritiro. Decisione non “a sorpresa” quella degli Stati Uniti che già con Obama e Trump avevano iniziato questo processo di rientro in patria.
Il ritiro delle truppe USA in Afghanistan: fine della più lunga guerra del popolo a stelle e strisce
Era l’11 Settembre 2001 quando il mondo si fermò. L’abbattimento delle torri gemelli ad opera di Al Qaeda fu una ferita profondissima nell’orgoglio americano che rispose inviando le proprie truppe in Medio Oriente. Sono passati 20 anni da quel 2001 e proprio l’11 Settembre di quest’anno verrà posta la parola fine all’impegno americano in questa zona di guerra. 20 anni di conflitti verso i talebani, 20 anni alla “ricerca della pace” in Afghanistan.
La decisione, in realtà, era già stata in parte concretizzata dal presidente Obama che aveva iniziato un programma di rientro progressivo delle truppe che fu poi continuato dal presidente Donald Trump. Alla fine sarà Joe Biden ha mettere realmente la parole fine all’impegno americano in Afghanistan. Non saranno solo gli USA a rientrare visto che insieme a loro torneranno a casa anche le truppe spedite dalla NATO.
“Andiamo insieme, usciamo insieme. Sono per un ritiro ordinato e per questo ritengo che lo decideremo oggi”
Queste le parole del ministro della Difesa del governo tedesco, Annegret Kramp-Karrenbauer, che al vertice ministeriale dell’Alleanza Atlantica conferma quindi anche il loro impegno nel ritiro delle proprio truppe.
Cosa succederà?
La guerra, quindi, è finita? No. Il conflitto con i talebani non è affatto finito ed anzi il popolo afghano (dopo il ritro in patria di USA e NATO) potrebbe ritrovarsi da solo contro i propri nemici che attualmente già posseggono oltre il 50% delle aree rurali afghane. A determinare il futuro dell’Afghanistan dovrebbero essere i colloqui di pace avviatisi nel 2020 sotto l’egida degli Stati Uniti a Doha, in Qatar, ma ad oggi ben pochi progressi sono stati fatti sul fronte diplomatico, mentre i talebani continuano a rafforzare la loro posizione sul terreno. La differenza tra le forze in campo, quindi, è sempre più evidente ed è probabile che i talebani approfitteranno del ritiro Usa ed internazionale per aumentare il proprio potere e fare sempre meno concessioni al governo di Kabul.