Trascorrere troppo tempo seduti o sdraiati durante il giorno può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari (CVD) e morte, anche per le persone fisicamente attive. Questo è quanto emerge da uno studio sulla sedentarietà guidato da Shaan Khurshid, cardiologo del Massachusetts General Hospital, pubblicato su JACC e presentato alle Scientific Sessions 2024 dell’American Heart Association.
Il tempo sedentario e le soglie di rischio
Più di 10,6 ore al giorno di comportamento sedentario sono state associate a un aumento del rischio di insufficienza cardiaca (HF) e mortalità cardiovascolare (CV), anche in individui che soddisfano i livelli di esercizio raccomandati. “Troppo tempo seduto o sdraiato può essere dannoso per la salute del cuore, anche per chi è attivo”, ha affermato Khurshid.
Linee guida sull’attività fisica e sedentarietà
Le attuali linee guida raccomandano almeno 150 minuti di attività fisica moderata o intensa a settimana per promuovere la salute del cuore. Tuttavia, lo studio evidenzia che l’esercizio rappresenta solo una piccola parte dell’attività giornaliera complessiva. Le linee guida non considerano sufficientemente il comportamento sedentario, che costituisce una quota significativa della giornata e ha un impatto diretto sul rischio cardiovascolare.
Comportamento sedentario e rischio cardiovascolare
La ricerca, condotta su 89.530 partecipanti della biobanca britannica con un’età media di 62 anni, ha utilizzato accelerometri indossabili per monitorare il movimento per sette giorni. I risultati hanno mostrato che il tempo medio di sedentarietà era di 9,4 ore al giorno. Dopo un follow-up di otto anni:
- Il 4,9% dei partecipanti ha sviluppato fibrillazione atriale (FA).
- Il 2,1% ha sviluppato insufficienza cardiaca (HF).
- L’1,84% ha subito un infarto miocardico (IM).
- Lo 0,94% è morto per cause cardiovascolari.
Per FA e IM, il rischio aumentava costantemente con il tempo sedentario. Tuttavia, per HF e mortalità CV, il rischio diventava significativo oltre la soglia delle 10,6 ore al giorno.
L’impatto dell’attività fisica sui rischi cardiovascolari
Anche tra i partecipanti che svolgevano almeno 150 minuti di attività fisica a settimana, l’elevato tempo sedentario continuava ad aumentare il rischio di HF e mortalità CV. Questo sottolinea l’importanza di ridurre il tempo sedentario, non solo di incrementare l’attività fisica.
Benefici della riduzione della sedentarietà
Secondo Charles Eaton della Brown University, sostituire 30 minuti di tempo sedentario con qualsiasi attività fisica può ridurre i rischi per la salute cardiaca. Studi hanno dimostrato che:
- Attività moderata o intensa riduce il rischio di HF del 15% e di mortalità CV del 10%.
- Anche attività leggere riducono il rischio di HF del 6% e di mortalità CV del 9%.
Harlan M. Krumholz, professore alla Yale School of Medicine, ha sottolineato che questo studio evidenzia un forte legame tra sedentarietà e salute cardiovascolare, ribadendo l’urgenza di incentivare la popolazione a muoversi di più.
Limiti dello studio
Lo studio presenta alcune limitazioni:
- Non è stato possibile distinguere dove e perché le persone trascorrevano lunghi periodi sedute o sdraiate.
- Gli accelerometri al polso potrebbero classificare erroneamente il tempo in piedi come tempo sedentario.
- Un monitoraggio più lungo potrebbe fornire dati più precisi.
- Altri fattori confondenti e differenze nei dispositivi indossabili potrebbero influenzare i risultati.
Nonostante queste limitazioni, lo studio rappresenta un passo importante per comprendere il ruolo della sedentarietà nella salute cardiovascolare e per promuovere stili di vita più attivi.
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