Definiti i percorsi per il rilancio di Napoli e Pompei
Avviato il confronto tra il Commissario straordinario di Pompei , la Soprintendente Maria Rosaria Salvatore e le organizzazioni sindacali della Soprintendenza di Napoli -Pompei. L’incontro è servito per definire i percorsi legati al confronto che dovranno servire essenzialmente a realizzare la riorganizzazione generale della Soprintendenza unica, dopo l’accorpamento tra Napoli e Pompei che possa rispondere in termini di efficienza ed efficacia alle sfide che attendono i beni, culturali della Campania prevedendo che siano individuate, aree servizi e attivita’ dove ciascun lavoratore di Napoli e Pompei trovi la sua giusta collocazione. Inoltre è prevista la definizione del piano industriale riguardante in particolare gli scavi di Pompei, Boscoreale, Oplontis, Ercolano Stabia nonché gli altri siti che afferiscono alla responsabilità del Commissario. Entro la prima settimana di novembre il Commissario Fiori presenterà il Piano Pompei. Contestualmente la Soprintendente Salvatore presenterà la proposta di riorganizzazione che sarà elaborata nel corso del mese di ottobre da un gruppo di lavoro misto Soprintendenza-Rsu e organizzazioni sindacali. Entrambi i piani saranno discussi al tavolo negoziale che dovrà concludersi entro il mese di novembre.
In questo senso il Commissario Fiori ha dichiarato di lavorare ad un accordo con il Teatro San Carlo di Napoli che potrebbe svolgere tutta la stagione estiva nel teatro grande , appena saranno completati i lavori. Si vogliono rilanciare Attività notturne attraverso una illuminazione stabile dell’intera area sia per ragioni di sicurezza nonchè per realizzare eventi in materia permanente con iniziative da promuovere e che passano attraverso i flussi turistici organizzati dai tour operator ed il sistema delle crociere. Queste attività dovranno portare risorse aggiuntive nelle casse della Soprintendenza e questi proventi dovranno essere ripartiti anche per remunerare la maggiore produttività del personale della Soprintendenza di Napoli -Pompei. Il modello Napoli – Pompei potrebbe rappresentare il modello di gestione all’avanguardia da esportare nel resto d’Italia a condizione che si lavori su strategie ed obiettivi condivisi e, pur non condividendo il ricorso ai Commissariamenti nei beni culturali, questa potrebbe rappresentare una opportunità da cogliere per affrontare temi come il personale, le risorse economiche, la sicurezza dell’area nonché interventi all’esterno del sito e augurandosi che il Commissario e la Soprintendente siano in grado di rispettare gli impegni.
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