Spopola in rete Zooom meeting, il programma per videoconferenze potente e versatile. Disponibile per pc e per device mobili, è facile da utilizzare e può gestire anche 100 utenti contemporaneamente. Unico neo i problemi di sicurezza riscontrati nelle ultime settimane dovuti, probabilmente, al sensibile aumento dell’utenza in seguito all’emergenza Covid-19.
Gli strumenti giusti per lo smart working e la didattica a distanza
In tempi di Coronavirus, tra smart working e didattica a distanza, è indispensabile per milioni di italiani attrezzarsi con strumenti digitali che vadano oltre la messaggistica istantanea. Le caratteristiche più ricercate nelle piattaforme di web conference sono la semplicità di accesso, la qualità audio e video, la sicurezza. Non ultimo la possibilità di coinvolgere negli ambienti virtuali più persone contemporaneamente e di allegare documenti. In genere sono disponibili in versioni base gratuite e altre avanzate a pagamento con pacchetti diversificati.
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Il programma per videoconferenze Zoom meeting: come funziona
Tra gli strumenti web conference quello che al momento sta riscuotendo più successo è Zoom meeting. I dati parlano di 200 milioni di utenti attuali contro i 10 milioni del 2019. Vediamo insieme cos’è Zoom e come si usa:
- La piattaforma funziona sia su pc che su dispositivi mobili e su Android come su iPhone.
- Per creare la stanza virtuale si scarica il link e si crea un account al quale loggarsi a ogni accesso. Poi si invitano gli altri utenti a partecipare tramite email o inviando il link tramite messaggio.
- Le modalità webinar e webmeeting sono due strumenti particolarmente utili di Zoom per la scuola, per creare classi virtuali utili nella didattica a distanza.
- La versione base consente una conferenza con fino a 100 utenti per un massimo di 40 minuti. Dà l’opportunità di condividere lo schermo o una lavagna interattiva.
I problemi di sicurezza di Zoom meeting
L’improvviso aumento di utenti, conseguente alle nuove modalità di studio e di lavoro imposte dall’emergenza Coronavirus, ha causato agli utenti di Zoom problemi di privacy. In seguito a un’inchiesta del Washington Post, l’azienda ha ammesso l’esistenza di alcune falle nel sistema di sicurezza. Alcuni dati sono stati erroneamente convogliati su server collocati in Cina e sono andate online lezioni scolastiche, sedute terapeutiche e incontri privati. Anche se l’azienda proprietaria dell’app assicura di aver risolto il problema, ciò non toglie che è necessaria molta attenzione considerando l’elevata presenza di minori in questa piattaforma.