Il progetto TRAINER (CaTalysts foR TrAnsItion to ReNewable Energy FutuRe), presentato da Giuliano Giambastiani dell’Iccom-Cnr di Firenze, è risultato tra i 18 progetti di alto profilo scientifico selezionati e ammessi a finanziamento per un importo di 1,5M € ciascuno, per l’iniziativa del governo francese ‘Make our planet great again’. In seguito alla decisione degli Stati Uniti di uscire dagli accordi di Parigi sul clima, infatti, il Presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, ha lanciato, il 1° giugno 2017, un appello a ricercatori, imprenditori, associazioni e ONG, ad unirsi alla Francia per guidare la lotta contro i cambiamenti climatici e per la ricerca di soluzioni energetiche alternative e sostenibili per il pianeta.
Sotto l’egida di Frédérique Vidal, ministro dell’Istruzione superiore, della ricerca e dell’innovazione, e Louis Schweitzer, Commissario generale per gli investimenti, è stato lanciato un programma di ricerca prioritario, il cui orientamento scientifico è stato affidato al Cnrs e congiuntamente all’Agenzia nazionale francese per la ricerca (Anr).
Nel corso del bando sono state formalizzate poco meno di 2000 domande di adesione al programma, provenienti da un centinaio di paesi di tutto il mondo e prevalentemente da Stati Uniti (1.123 applicazioni), Regno Unito (53 domande) ed India (51 domande). A seguito di una prima valutazione delle domande ricevute, sono stati selezionati 450 progetti ritenuti potenzialmente finanziabili ed afferenti a tre aree tematiche: 1) Scienze del sistema Terra; 2) Studio dei cambiamenti climatici, sviluppo sostenibile ed impatto sulla società; 3) Soluzioni verso la transizione energetica. Nell’ultima fase di selezione, 18 progetti di alto profilo scientifico sono stati selezionati da un team di esperti internazionali.
TRAINER riguarderà lo sviluppo di materiali catalitici innovativi a partire da network carboniosi con specifiche capacità templanti (chimiche e morfologiche) da impiegarsi per l’ancoraggio e la stabilizzazione di fasi attive quali ‘single-atom’ o nanocluster metallici, nonché per la crescita controllata di ‘coatings’ superficiali a base di sulfuri metallici altamente difettivi. L’ingegnerizzazione superficiale degli stessi network carboniosi offrirà anche la possibilità di sviluppare materiali catalitici a singola fase ‘metal-free’ per l’attivazione e la conversione di piccole molecole in processi catalitici al cuore delle energie rinnovabili.
Affronterà l’innovazione scientifica nel campo della catalisi puntando su trasformazioni chimiche ambiziose ma tecnologicamente concrete. In particolare, il progetto si concentrerà sull’intensificazione di processi altamente energetici, assicurando condizioni operative miti e a basso (o negativo) impatto ambientale (riduzione della produzione di CO2 e/o sua valorizzazione attraverso la formazione di derivati a più alto valore aggiunto). La tecnologia dei catalizzatori di TRAINER punta ad offrire soluzioni innovative ed efficienti in processi chiave quali la produzione di H2 dall’elettrolisi dell’acqua, la produzione di idrocarburi a partire da biomasse ricche di ossigeno (idrodeossigenazione – HDO) e la valorizzazione della CO2 attraverso la sua conversione elettrochimica in vettori energetici e prodotti chimici di più alto valore aggiunto.
Grazie al finanziamento ricevuto, Giambastiani, svolgerà nei prossimi 4 anni parte della sua attività di ricerca nel campo della chimica delle energie rinnovabili presso l’istituto del Cnrs di Strasburgo (Icpees – Institut de chimie et procédés pour l’énergie, l’environnement et la santé – Dr. Cuong Pham-Huu) con il quale intrattiene una proficua collaborazione scientifica oramai da più di 5 anni. Il progetto trarrà vantaggio anche da importanti collaborazioni all’interno dell’Università di Strasburgo con i gruppi del Prof. Ovidiu Ersen (Ipcms) e del Dr. Spiridon Zafeiratos (Icpees) riguardanti lo studio in situ e operando dei catalizzatori sviluppati nel progetto e applicati alle tematiche di cui sopra. Non meno importante sarà la stretta collaborazione che il Dr. Giambastiani manterrà con il suo gruppo di provenienza (Iccom-Cnr), garantendo così continuità al suo lavoro, interdisciplinarità e internazionalizzazione alla ricerca.