Ha avuto ufficialmente inizio il progetto RAD-PROM – Sviluppo di PROM rad-hard per applicazioni spazio, finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana, nell’ambito del Programma di ricerca industriale “nuove Idee per la Componentistica Spaziale del futuro”.
Il progetto RAD-PROM, della durata di 24 mesi, sarà implementato dalla RedCat Devices, azienda italiana di semiconduttori con sede a Milano, specializzata nello sviluppo di convertitori di segnale analogico/digitale e digitale/analogico e di memorie, sia volatili che non volatili, per il settore aerospaziale e per applicazioni nell’ambito della fisica delle alte energie.
Una memoria non-volatile è una tipologia di memoria informatica in grado di mantenere le informazioni anche quando non viene alimentata (al contrario delle memorie volatili, come la RAM) che viene comunemente utilizzata come memoria secondaria per memorizzare dati intermedi o dati da archiviare.
Lo scopo del progetto RAD-PROM è la realizzazione di una innovativa cella di memoria non-volatile di tipo AntiFuse per applicazioni spazio, dunque resistente alle radiazioni ionizzanti, utilizzando tecnologie utilizzate per la produzione di circuiti integrati standard di tipo CMOS (Complementary Metal-Oxide-Semiconductor) disponibili sul mercato. RAD-PROM prevede la progettazione, il design e l’integrazione di test pattern di valutazione preliminare seguiti dalla successiva realizzazione di dispositivi OTP (One Time Programmable) che hanno il vantaggio di essere estremamente piccoli (64kbit in questo caso) e quindi dotati di grande flessibilità.
Tanto i pattern di prova quanto i prototipi verranno caratterizzati elettricamente e sotto radiazione. L’elemento cardine della tecnologia AntiFuse RAD-PROM è la portabilità da un processo di fabbricazione all’altro al fine di rendersi indipendenti non solo in relazione alla normativa d’esportazione ITAR (International Traffic in Arms Regulations) ma anche dal punto di vista della fonderia di silicio che viene utilizzata come puro service.
Obiettivo finale di RAD-PROM è quindi la realizzazione di una cella AntiFuse proprietaria, che la RedCat Devices possa poi puntare a commercializzare in Europa e in paesi quali India, Cina, Federazione Russa e Sud America. Tale cella potrà essere utilizzata sia per applicazioni integrate, ovvero all’interno di Application Specific Integrated Circuit (ASIC) creati appositamente per risolvere un’applicazione di calcolo, sia per applicazioni in grado di funzionare indipendentemente da altri oggetti o software, One Time Programmable ad esempio, resistenti alle radiazioni ionizzanti.
Il finanziamento al progetto RAD-PROM si inserisce all’interno degli obiettivi operativi e delle linee programmatiche e di investimento dell’ASI, in particolare per quanto attiene il potenziamento delle Tecnologie di base, così come riportato nel Documento di Visione Strategica decennale (2010-2020). In quest’ottica, infatti, l’ASI intende supportare la realizzazione ed evoluzione innovativa di quelle tecnologie critiche (cioè abilitanti) di sistema e sottosistema ritenute fondamentali per la crescita, così come di quelle tecnologie trasversali che si prestano a molteplici utilizzi nelle missioni spaziali, in tal modo valorizzando le competenze esistenti e capitalizzando gli investimenti nazionali pregressi.