L’evento-spettacolo ‘Il processo a Oscar Niemeyer‘ ha fatto seguito a due iniziative analoghe dedicate a Le Corbusier e a Frank Lloyd Wright e, simulando un processo penale, vuole far riflettere sull’architettura moderna che spesso suscita diffidenza.
Niemeyer è stato interpretato da Domenico De Masi, professore emerito di sociologia del lavoro nell’Università La Sapienza, già Presidente della Fondazione Ravello, promotore e realizzatore del famoso (e contestato) Auditorium in costiera amalfitana.
Oscar Ribeiro de Almeida de Niemeyer Soares (Rio de Janeiro 1907-2012) è stato tra i più grandi architetti del Novecento e, nella sua lunga e attiva vita, ha progettato architetture innovative e affascinanti come gli edifici pubblici di Brasilia, il Museo di arte contemporanea di Niterói e, in Italia, la Mondadori a Segrate e il più recente Auditorium di Ravello.
L’evento è stato curato dal gruppo di ricerca del Cnr-Iriss coordinato da Massimo Clemente e rientra nelle attività di terza missione per la diffusione e promozione dell’architettura contemporanea che, al di là del valore culturale, diventa strumento strategico per la rigenerazione urbana, la valorizzazione dei territori e il rafforzamento della competitività.
Come nei precedenti eventi, gli altri ruoli sono interpretati dai magistrati Monica Amirante della Procura di Napoli e Sergio Zeuli del TAR Campania, dall’avvocato prof. Alberto De Vita dell’Università Parthenope e, infine, l’architetto italo brasiliana Lina Bo Bardi è interpretata da Caterina Arcidiacono, ordinario di psicologia di comunità dell’Università Federico II.