Cartoline da un altro mondo firmate Juno. La sonda NASA, in orbita attorno a Giove dal 4 luglio scorso dopo una crociera di 5 anni, ha inviato il primo set di dati raccolti dalla sua camera, un fotoreporter spaziale operativo alle lunghezze d’onda della luce visibile.
La JunoCam è stata finalmente accesa ed i suoi sensori puntati in direzione del pianeta più grande del Sistema Solare: lo scatto è stato effettuato da una distanza di 4.3 milioni di chilometri dal suolo alieno, mentre la navicella percorreva la prima delle 37 orbite previste. Il primo “giro” in tondo sarà completato in 53 giorni terrestri e mezzo.
Nell’immagine si notano le peculiari strutture atmosferichedel gigante gassoso, tra cui la celebre Great Red Spot e le tre grandi lune Io, Europa e Ganimede. Per scatti ad alta risoluzione sarà necessario attendere il momento in cui la sonda effettuerà il prossimo flyby attorno a Giove.
Secondo gli ingegneri dell’Agenzia americana, la scena ripresa dalla JunoCam mostra che la strumentazione è sopravvissuta al passaggio attraverso l’ambiente estremo gioviano e che la camera è pronta al reportage del poli del pianeta per fornire nuovi indizi utili a ricostruire l’origine del gigante gassoso.