Sebbene la rete mobile di prossima generazione – 5G – non sia ancora stata realizzata, l’Ue si è impegnata a garantire che le imprese e i servizi europei possano godere di tutti i benefici offerti da questa nuova tecnologia. Il settore prevede che la velocità e capacità del 5G aprirà la strada a nuove applicazioni del cloud computing, dell’internet delle cose (Iot) e delle comunicazioni M2m (Machine-to-machine), per citarne solo alcune. Per sfruttare in pieno tutti i vantaggi offerti all’industria e allo sviluppo tecnologico, tuttavia, l’Europa deve avere un ruolo importante nella progettazione dell’infrastruttura 5G.
Il progetto Metis, finanziato dall’Ue, è un chiaro esempio del forte impegno europeo di investire nel 5G. Il progetto, che ha ricevuto 15,9 milioni di euro di finanziamenti dall’Ue, ha sfruttato la sua conferenza conclusiva, tenutasi a marzo 2015 a Torino, per presentare una svolta rivoluzionaria: la fornitura dei primi modelli di canali radio 5G. I modelli sono basati su scenari e requisiti realistici di utenti finali e sono pronti per una serie di opzioni. Dal momento che il 5G offrirà una vasta gamma di applicazioni, saranno necessari diversi modelli di canali. I ricercatori e sviluppatori di nuovi prodotti e tecnologie potranno beneficiare in vari modi dei modelli di canale radio 5G, in quanto potranno ad esempio caratterizzare le prestazioni dei nuovi progetti 5G. I modelli permetteranno ai tecnici di svolgere test di laboratorio per prevedere il funzionamento dei dispositivi in condizioni reali.
I modelli permetteranno, inoltre, di valutare le prestazioni del sistema, l’ottimizzazione del sistema, la simulazione dell’interfaccia radio, i test di R&s e il collaudo del prodotto finale, garantendo l’autorità dell’Europa nel definire il 5G. I membri del consorzio hanno anche cercato di assicurare che i modelli di canale radio proposti coprano uno spettro di frequenze molto ampio, dalle frequenze relativamente basse delle bande cellulari attuali, fino alle frequenze di onde centimetriche e millimetriche. Alcune aziende tecnologiche ritengono che per il 5G saranno necessari nuovi canali radio – entro il 2020 il volume di traffico mobile e wireless dovrebbe crescere di mille volte rispetto al 2010 – mentre riconoscono che poco è stato fatto finora per capire come i sistemi a onde millimetriche funzioneranno nella pratica.
Questi modelli contribuiranno pertanto ad accelerare lo sviluppo delle tecnologie wireless di prossima generazione e a garantire che le aziende e l’esperienza europee rimangano ai posti di comando nel settore. Metis ha anche atiutato a gettare le fondamenta di un consenso europeo – se non addirittura globale – per le comunicazioni mobili e wireless, fornendo elementi preziosi per i processi di standardizzazione e regolamentazione. Una delle principali ragioni del successo del progetto Metis è stata la forza del suo consorzio europeo, completato da partner non europei selezionati per assicurare un’armonizzazione a livello globale, tra cui importanti soggetti interessati nelle telecomunicazioni, fornitori, operatori e ricercatori accademici, nonché un nuovo partner del settore automobilistico per fornire nuovi spunti.