Tre donne simbolo della lotta alla violenza sulle donne sono le finaliste che concorreranno alla 20ª edizione del Premio Internazionale “La Donna dell’Anno“: Waris Dirie, modella somala naturalizzata austriaca dopo essere fuggita attraversando il deserto da sola a 13 anni, porta avanti un’incessante battaglia contro le mutilazioni genitali femminili e per i diritti delle donne.
La sua storia ha ispirato il film il Fiore del Deserto, dramma biografico diretto dalla regista anglotedesca Sherry Hormann; Margarita Meira, dopo aver perso la figlia, vittima della tratta di esseri umani in Argentina, ha creato, insieme ad altre mamme, un’Associazione per lottare contro lo sfruttamento sessuale, offrire sostegno legale e svolgere attività di investigazione per ritrovare le ragazze che lei accoglie nella sua casa; Isoke Aikpitanyi, rischiando la vita, è riuscita a liberarsi dallo sfruttamento di chi dalla Nigeria l’aveva portata in Italia facendole inseguire un sogno per poi, invece, costringerla a prostituirsi. Da allora ha deciso di aiutare le ragazze che hanno seguito la sua stessa sorte, assicurando una via di uscita a migliaia di donne nigeriane vittime della tratta.
Tra queste donne straordinarie, impegnate in progetti umanitari e di sviluppo per contrastare il fenomeno della violenza nei confronti delle donne, il 14 marzo 2018 al Centro Congressi del Gran Hôtel Billia di Saint-Vincent sarà proclamata la vincitrice del 20° Premio Internazionale “La Donna dell’Anno”, promosso dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta, con il patrocinio della Camera dei Deputati e della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, in collaborazione con il Comune di Saint-Vincent e il Soroptimist International Club Valle d’Aosta, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e con Donna Moderna in qualità di media partner.
“Diciamo no alla violenza in ogni sua forma di manifestazione”
“Diciamo no alla violenza in ogni sua forma di manifestazione” è il tema centrale di questa 20ª edizione del Premio, nato con l’intento di valorizzare il ruolo delle donne nella società, nella cultura, nel mondo del lavoro, nella politica, nella comunicazione, nelle arti e nello spettacolo, quest’anno si propone di contribuire a far sì che forte si faccia la voce di chi difende nel mondo le donne maltrattate, violentate, umiliate, perseguitate, private di ogni diritto fondamentale sino a quello più sacro della vita.
Tre riconoscimenti a sostegno dei progetti delle finaliste
Le tre finaliste sono state selezionate dalla giuria del Premio composta da Joël Farcoz, Presidente del Consiglio Valle; François Stévenin, Presidente onorario; Patrizia Morelli, Vicepresidente del Consiglio regionale; Chantal Certan e Marilena Péaquin. Consigliere regionali; Maria Paola Battistini Varda, Consigliera del Soroptimist International Club Valle d’Aosta; Lucia Riva, Assessore alla pubblica istruzione, sport e servizi sociali del Comune di Saint-Vincent; Federica Bieller, Direttrice di QC Terme Pré-Saint-Didier; Stefania Anardi, Direttrice dell’Istituto regionale A. Gervasone di Châtillon e Vicesindaco di Issogne; Daniela Sarteur, Dirigente scolastico del Liceo Classico Artistico e Musicale di Aosta, Liliana Di Donato, Capo redattrice del settimanale “Donna Moderna”.