Nasce l’Associazione apolitica, apartitica e senza scopo di lucro “Giacometta e Walter Cantatore” per opera di alcuni amici di Giacometta e Walter, che intendono tramandarne l’eredità culturale e civile.
Giacometta Limentani in Cantatore, ebrea romana, è stata scrittrice, biblista e animatrice culturale, mentre Walter è stato direttore di numerose gallerie d’arte e interlocutore di gran parte dei maggiori pittori italiani del secondo dopoguerra.
Dopo aver entrambi subito persecuzioni da parte dei fascisti, hanno mantenuto nel corso della loro intera esistenza un atteggiamento di intransigenza severa nei confronti di ogni manifestazione di intolleranza, razzismo e discriminazione.
Il premio alla memoria di Walter Cantatore
Negli ultimi anni di vita, Giacometta aveva istituito un premio alla memoria di suo marito (scomparso nel 2006) che è stato attribuito in tre edizioni consecutive a realtà associative che in modi diversi si occupano di tutela e promozione dell’infanzia.
In particolare, a essere premiati sono stati quei progetti più in grado di coniugare lo sviluppo della creatività dei bambini con l’incontro tra diverse comunità, culture e religioni.
L’Associazione ha scelto di riproporre questo premio con una struttura diversa, rivolgendosi a una platea più vasta di possibili beneficiari costruendo una partnership scientifica con il Comitato italiano per l’UNICEF che garantisca trasparenza, efficacia e diffusione.
Presidente della giuria che valuterà i lavori sarà il Presidente dell’UNICEF Italia Francesco Samengo. Questo bando definisce la 4° edizione del Premio, la prima dopo la scomparsa di Giacometta nel febbraio 2018.
Scopri come partecipare al bando della 4° edizione del Premio “Giacometta e Walter Cantatore”
«In questa edizione del Premio abbiamo scelto di favorire le realtà più piccole e legate al territorio Così facendo, cerchiamo di interpretare la volontà di Giacometta Limentani, nostra amica e maestra. In lei la dimensione dello studio e della ricerca non era mai slegata da quella del gioco, della musica, della creatività e della libera associazione» ha dichiarato Tobia Zevi, presidente dell’Associazione.
«Riteniamo che vada premiato il progetto più capace di tutelare, e sviluppare, le qualità personali di ogni singolo bambino. Nei tempi bui in cui viviamo, in cui dominano intolleranza e paura, e dove spesso i bambini sono vittime innocenti della rabbia degli adulti, pensiamo invece che la speranza che dobbiamo cercare è proprio legata al futuro e all’autonomia dei più piccoli.»
«Sono onorato di essere stato scelto come Presidente della Giuria di questo Premio, che, come UNICEF Italia, ci permetterà di poter conoscere e valutare l’impatto di tanti progetti a favore dell’infanzia sul territorio» afferma Francesco Samengo.
«E sono particolarmente felice che questo Premio venga rilanciato in un anno importante per l’infanzia: infatti, 30 anni fa, veniva approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il trattato sui diritti umani più ratificato al mondo.»