Quello dei vaccini (nella forma dei plebisciti vaccini si, vsccini no) sta diventando una questione sempre più spinosa ma anche molto manichea per come è trattata da esperti e opinione pubblica. Ora interviene il Piano nazionale Vaccini a cercare di dare una schiarita a tutta la questione.
‘Nessun cambiamento sulle norme per l’accesso a scuola ma prevedere l’obbligo di presentare al momento della domanda di iscrizione il certificato delle vaccinazioni sostenute dal bambino. Di pari passo è necessario evitare il contatto tra bambini non vaccinati e situazioni a rischio di infezioni‘. Lo ha detto Donata Lenzi, capogruppo Pd in commissione Affari sociali, commentando l’approvazione in commissione di una risoluzione in materia di vaccini di cui è prima firmataria Vittoria D’Incecco, deputata dem.
‘Nel ricordare che sotto i dodici anni non dovrebbe essere permessa la visita a reparti ospedalieri – prosegue Lenzi – si dovrebbe anche informare adeguatamente sui rischi per la salute dei bambini in visita o ricoverati. La risoluzione approvata in commissione condivide l’obiettivo di rafforzare il sistema nazionale delle vaccinazioni in particolare per quanto riguarda la trasparenza, l’indipendenza, l’informatizzazione e l’omogeneità sul territorio nazionale e considera fondamentale il principio di responsabilità sociale: essere consapevoli delle conseguenze sulla salute conseguente l’aumento della popolazione non vaccinata. La risoluzione impegna anche il governo a migliorare le modalità di informazione e comunicazione alla popolazione, in modo particolare rafforzando la presenza sui social media, e la formazione degli operatori sanitari con l’obbligo vaccinale per questi operatori che sono a diretto contatto con i malati. Chi fa parte del SSN non può non sostenere le vaccinazioni ‘.