Il Consiglio ha approvato oggi conclusioni che accolgono con favore il concetto dell’UE sul patrimonio culturale nei conflitti e nelle crisi, che rafforza l’approccio dell’UE alla pace, alla sicurezza e allo sviluppo.
Le conclusioni riconoscono che il patrimonio culturale può svolgere un ruolo chiave nella promozione della pace, della democrazia e dello sviluppo sostenibile promuovendo la tolleranza, il dialogo interculturale e interreligioso e la comprensione reciproca. Allo stesso tempo, può anche essere strumentalizzato come fattore scatenante e bersaglio nei conflitti. Le conclusioni chiedono la protezione e la salvaguardia del patrimonio culturale durante i periodi di conflitto e crisi.
Il Consiglio sottolinea l’importanza della consapevolezza e della protezione del patrimonio culturale come parte di un approccio sensibile ai conflitti, in tutte le fasi dei conflitti e delle crisi e come base per una ripresa sostenibile e una pace duratura. La protezione e la salvaguardia della cultura possono contribuire a prevenire l’estremismo violento, combattere la disinformazione e generare un dialogo positivo e inclusivo, oltre a contribuire alla resilienza complessiva delle società.
Il Consiglio sottolinea inoltre l’importanza di rafforzare i partenariati con le organizzazioni internazionali pertinenti, le organizzazioni regionali e le pertinenti organizzazioni intergovernative e non governative e chiede che la protezione e la salvaguardia del patrimonio culturale siano integrare nei lavori del Consiglio in tutti i settori della politica estera e di sicurezza comune.
L’UE integrerà ora la protezione del patrimonio culturale in tutte le dimensioni pertinenti degli strumenti dell’UE per i conflitti e le crisi.
Poiché le missioni e le operazioni della politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) possono fornire un importante contributo per affrontare le sfide legate alla sicurezza legate alla conservazione e alla protezione del patrimonio culturale, l’UE svilupperà ora un mini-concetto dedicato per esplorare le possibilità di sviluppare ulteriormente gli sforzi delle missioni civili PSDC, se del caso, in questo settore, ad esempio attraverso possibili programmi di sviluppo delle capacità o attività di formazione.
L’UE cercherà inoltre di integrare la protezione del patrimonio artistico in tutti gli altri settori dell’azione esterna dell’UE e in strumenti finanziari appropriati, tra cui lo strumento di vicinato, sviluppo e cooperazione internazionale (NDICI) – Europa globale.
Gli Stati membri, il SEAE, la Commissione e altri organismi competenti si impegnano a rafforzare la loro cooperazione in materia di protezione del patrimonio culturale al fine di sviluppare e scambiare le migliori pratiche e competenze.