Il Parlamento chiede ulteriori sforzi nel contrasto agli abusi sessuali online sui minori, nel perseguire i colpevoli, nel proteggere le vittime e per rimuovere i contenuti illegali da internet. La riforma sulla protezione dei dati, in corso di discussione, dovrebbe includere anche delle modifiche atte a tutelare meglio i diritti dei minori online.
Oltre l´80% delle vittime ha meno di 10 anni. Nel documento, approvato con 606 voti favorevoli, 4 contrari e 67 astensioni, si sottolinea che per combattere lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedo-pornografia è necessario un approccio globale, che comprenda lo studio delle violazioni, il perseguimento dei colpevoli, la protezione delle vittime e delle misure preventive.
Il Parlamento chiede che: qualsiasi contenuto illecito sia tempestivamente rimosso e segnalato alle autorità preposte. I deputati sottolineano anche il ruolo e la responsabilità dell´industria Tic e dei fornitori di servizi Internet nel garantire la rimozione veloce ed efficiente dei contenuti “su richiesta dell´autorità responsabile”; a Europol e all´autorità nazionale preposta siano assicurati i fondi necessari, le risorse umane, i poteri di indagine e le capacità tecniche per “indagare seriamente ed efficacemente e per perseguire i colpevoli”; nuove funzionalità high-tech siano sviluppate per rispondere alla sfida dell´analisi di grandi quantità di immagini pedo-pornografiche, compreso il materiale nascosto nel “dark web”; i dati personali dei minori online siano protetti in modo adeguato e i bambini siano informati, in modo semplice e adatto a loro, sui rischi e sulle conseguenze dell´utilizzo dei propri dati online.
I deputati sottolineano che la riforma sulla protezione dei dati attualmente in corso prevede importanti cambiamenti per proteggere in modo più efficace i diritti dei minori online; siano impostate campagne di sensibilizzazione sul comportamento responsabile sui social media e programmi di prevenzione sull´abuso sessuale online, al fine di responsabilizzare i bambini e sostenere i genitori e gli educatori nella comprensione e nella gestione dei rischi di internet. Dovrebbero essere sviluppate anche linea telefoniche dirette per permettere ai bambini di denunciare, in modo anonimo, gli abusi; i paesi dell´Ue che non hanno ancora recepito la direttiva del 2011 sulla lotta contro l´abuso, lo sfruttamento sessuale dei minori e la pedo-pornografia nelle loro legislazioni nazionali siano invitati a farlo (la risoluzione specifica che oltre la metà dei paesi deve ancora applicarla per intero).
Per un´Alleanza globale contro gli abusi sessuali sui minori su internet – La cooperazione internazionale e le indagini transnazionali devono essere rafforzate, poiché questo tipo di crimini abbraccia centinaia di paesi con differenti giurisdizioni e diverse forze dell´ordine. I deputati accolgono l´iniziativa congiunta dell´Ue e di 55 paesi per formare l´Alleanza globale contro gli abusi sessuali sui minori su internet. L´obiettivo dell´iniziativa è di salvare più vittime, assicurare il perseguimento più efficace dei colpevoli, sensibilizzare la società sulla questione e portare a una riduzione complessiva della quantità di materiale pedo-pornografico disponibile online.