Archiviato il lockdown, NOI Techpark, il distretto dell’innovazione di Bolzano, ha riaperto le porte e va ripopolandosi di ricercatori, tecnici, giovani talenti e imprenditori. Lo fa grazie anche a 19 nuovi ingressi, dieci aziende e nove start-up, che portano così a 75 il numero totale di imprese presenti nel parco tecnologico: aziende, start-up e spin-off che hanno scelto il parco tecnologico per connettersi a un ecosistema vitale, che proprio sull’interazione tra ricerca e impresa basa il suo successo.
Le iniziative del parco tecnologico
Con la giornata di oggi, NOI Techpark – che nell’intero corso della pandemia non si è mai fermato, dimostrando con iniziative online come «Reagire alla crisi» di saper offrire supporto alle aziende anche “da remoto” – riapre le sue porte in totale sicurezza: 19 le nuove imprese accolte (11 insediate nel primo trimestre dell’anno, altre 8 presentatesi e selezionate durante il periodo di lockdown) che potranno interagire e lavorare a stretto contatto con le altre aziende già presenti, i centri di ricerca e l’università. I nuovi ingressi, che portano a 75 il numero totale delle imprese insediate, potranno usufruire dei servizi di supporto all’innovazione forniti da NOI Techpark e, soprattutto, dei 40 laboratori attivi in settori tecnologici di punta che li aiuteranno a sviluppare, in stretta relazione con gli istituti di ricerca, nuove soluzioni in grado di aumentare know-how e competitività sul mercato.
«La crisi ha colpito parti dell’economia anche in Alto Adige. Proprio per questo l’insediamento di nuove aziende e start-up a NOI Techpark è un importante segnale di fiducia nel futuro di tutto il territorio – spiega Arno Kompatscher, presidente della Provincia Autonoma di Bolzano -. È un momento in cui competenza e ricerca sono fondamentali».
«Siamo contenti che, soprattutto in questa fase delicata, aziende e start-up abbiano nuovi piani e progetti per il futuro, e che il NOI assieme ai suoi partner possa offrire loro un luogo con infrastrutture e competenze adatte alla ricerca di cui necessitano», sottolinea Ulrich Stofner, direttore di NOI Techpark.
Le nuove imprese di NOI Techpark
A NOI Techpark, le 19 nuove imprese e start-up potranno lavorare, confrontarsi e collaborare con i ricercatori di Eurac Research, Università di Bolzano, Centro di sperimentazione Laimburg, Fraunhofer Italia e Agenzia CasaClima. Le aziende potranno così sviluppare e testare i propri prodotti condividendo il proprio know-how in un ambiente composto da altri innovatori e giovani talenti. La maggior parte delle imprese lavorano nell’ambito del Digital e delle tecnologie Green, due settori di punta nel prossimo futuro. Ci sono però anche nuove aziende che lavorano nel settore dell’Automotive & Automation e del Food.
Inoltre, ci sono quattro start-up, che negli ultimi tre anni sono diventate aziende di NOI Start-up Incubator, e si sono stabilite nel polo tecnologico, insieme alle 19 nuove aggiunte. Si tratta di Functional Gums, Mirnagreen, HBI e Connexx. Sono la prova che l’Alto Adige offre un terreno fertile per giovani imprenditori e nuove idee imprenditoriali. La missione di NOI Techpark è infatti quella di coltivare ulteriormente questo terreno con servizi su misura come il programma di mentoring, i workshop e i servizi di supporto.
«Siamo onorati di essere parte di NOI Techpark attraverso il Würth Innovation Hub che, tra i numerosi obiettivi, ci consente di intensificare i progetti di innovazione e di ricerca che rappresentano un pilastro fondamentale della strategia di crescita di Würth Italia. Essere presenti a NOI Techpark, uno dei più dinamici parchi scientifico-tecnologici in Europa, ci offre la possibilità di conoscere e di collaborare con numerose start-up innovative, generando un interscambio fondamentale e determinante per sviluppare ulteriori progetti innovativi ed entrare in contatto con il mondo del futuro», afferma Nicola Piazza, Amministratore Delegato di Würth Italia.
«Lavoriamo a stretto contatto con NOI Techpark già da parecchio tempo. Il Maker Space ci ha permesso di sviluppare i nostri primi prodotti, mentre il Pre-Incubation Program ci ha permesso di avere una spinta dal punto di vista imprenditoriale per la nostra start-up. Per questi motivi siamo contenti di poter essere qui al NOI e di guardare con fiducia al futuro», spiega Manuel Vieder, uno dei fondatori della start-up ODIS.