Il nuovo social network di casa Meta è stato lanciato ieri dallo stesso Mark Zuckerberg e in poche ore ha già registrato milioni di adesioni. Il debutto di Threads, questo è il suo nome, è avvenuto ieri con un post pubblicato dallo stesso Zuckerberg: “Facciamolo! Benvenuto in Threads”. A prima vista, il nuovo social può essere considerato un clone di Twitter pur se con qualche differenza tanto che Elon Musk ha annunciato di fare causa a Meta. Al momento Threads è disponibile negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. In Europa arriverà in seguito.
Il nuovo social network Threads
Come funziona la nuova piattaforma? Ve lo spieghiamo in breve:
- Per poter aprire un account su Threads bisogna avere già un profilo su Instagram. Grazie al collegamento tra le due piattaforme, infatti, sarà possibile, se si vorrà, trasferire tutti i dati e i contatti sul nuovo profilo.
- Threads ospiterà post scritti con un massimo di 500 caratteri, foto e video non più lunghi di 5 minuti visualizzabili l’uno dopo l’altro in feed verticale.
- Anche su Threads l’algoritmo suggerirà una serie di contenuti da seguire.
- Sarà possibile taggare altri utenti utilizzando il simbolo @ e citare post di altri utenti inserendo un link che riprende lo stesso concetto del retweet di Twitter.
Il social nasce, infatti, come diretto concorrente della piattaforma proprietà di Elon Musk anche se con qualche novità:
- Attraverso Threads ci si potrà connettere a social network federati e decentralizzati come Mastodon.
- Ci saranno regole più stringenti sulla moderazione dei contenuti per cui non sarà possibile acquistare armi da fuoco, lanciare minacce a terzi, alimentare gruppi di odio o terroristici.
La piattaforma è disponibile sia per IOS sia per Android e al momento non prevede alcun inserimento pubblicitario.
Milioni di utenti in poche ore
In tre ore dal primo post di lancio, Threat ha guadagnato l’adesione di ben 3 milioni di utenti saliti poi a 10 milioni in brevissimo tempo. Secondo quanto dichiarato all’inizio di quest’anno da Chris Cox, chief product officer di Meta Platforms, la società mira a creare un’app conversazionale che sia “gestita in modo sano”. Uno spazio conversazionale e di aggiornamento continuo migliorato rispetto ai suoi precedenti. Il riferimento è senza dubbio a Twitter che negli ultimi mesi ha avuto non pochi problemi di funzionamento. E proprio da Musk è arrivato un commento poco edificante per questo nuovo canale attraverso un post pubblicato dal suo profilo: “E’ un’app finta”. Non finisce qui.
Il proprietario di Twitter intenderebbe fare causa a Meta. Ha inviato una lettera di diffida al colosso dei social che, stando a quanto affermato da Musk, negli ultimi mesi avrebbe assunto ex dipendenti di Twitter a conoscenza di importanti segreti commerciali e altre notizie altamente riservate. A questo proposito lo stesso Musk ha pubblicato un altro post in cui dichiara: “La concorrenza va bene, imbrogliare no”. Dal canto suo, il portavoce Meta, Andy Stone, in un post di Threads ha specificato che nessun ingegnere del team di Threads è un ex dipendente di Twitter.
Quando arriverà in Europa?
Al momento Threads è disponibile negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. In Europa ci vorrà ancora un po’ di tempo perché possa essere disponibile. L’Unione europea ha, infatti, regole ben precise che tutelano la privacy degli utenti dei social network. Lo scorso anno ha approvato la legge Digital Markets Act che regola la condivisione dei dati degli utenti sui social network. Regole che al momento Threads non può ancora soddisfare. Al momento Meta ha già annunciato che negli Stati Uniti, dove non esistono gli stessi vincoli sulla privacy, raccoglierà diversi dati dalla posizione alla cronologia degli acquisti, ai siti visitati e alle informazioni finanziarie.
In copertina foto di Gerd Altmann da Pixabay