Il Consiglio ha adottato oggi un nuovo regolamento relativo alla guardia di frontiera e costiera europea, un elemento importante dell’approccio globale dell’UE in materia di migrazione e gestione delle frontiere.
L’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex) viene rafforzata in termini di personale e attrezzature tecniche. Le viene inoltre conferito un mandato più ampio a sostegno delle attività degli Stati membri, specialmente in materia di controllo delle frontiere, rimpatrio e cooperazione con i paesi terzi. Il nuovo regolamento integrerà il sistema europeo di sorveglianza delle frontiere (Eurosur) nel quadro della guardia di frontiera e costiera europea, per migliorarne il funzionamento.
“Il buon funzionamento della gestione delle frontiere esterne è essenziale per il mantenimento di uno spazio Schengen pienamente funzionante e una gestione della migrazione efficace ed umana. Le nuove norme consentiranno a Frontex di svolgere un ruolo maggiore nel sostenere gli Stati membri in materia di controllo delle frontiere, rimpatri e cooperazione con i paesi terzi.” ha dichiarato Maria Ohisalo, ministra finlandese dell’interno.
Le guardie di frontiera e costiere e le competenze in materia di rimpatrio
Al fine di garantire la gestione coerente delle frontiere esterne dell’UE ed essere in grado di rispondere alle crisi, Frontex disporrà di un corpo permanente. Istituito gradualmente, questo corpo conterà fino a 10 000 elementi operativi entro il 2027. Comprenderà personale operativo di Frontex, come pure degli Stati membri sia nel quadro di distacchi a lungo termine sia di impieghi di breve durata, e una riserva di reazione rapida che sarà mantenuta fino alla fine del 2024.
Le norme proposte consentiranno a Frontex di fornire sostegno tecnico e operativo agli Stati membri nelle operazioni di rimpatrio. L’agenzia fornirà sostegno su richiesta dello Stato membro interessato o di propria iniziativa e di concerto con quest’ultimo. Il sostegno riguarderà tutti gli ambiti del rimpatrio, dalle attività preparatorie alle attività di rimpatrio, successive al rimpatrio e successive all’arrivo.
Le norme proposte contribuiranno a rafforzare la cooperazione con i paesi terzi, concedendo all’agenzia un ambito di azione più ampio e non limitando ai paesi confinanti le possibilità di operazioni congiunte.