Il registro delle opposizioni non è un’invenzione recente. E’ quel mezzo messo a disposizione dall’Autorità Garante della privacy per evitare le fastidiosissime chiamate dai call center. Quelle chiamate che molto spesso diventano veri incubi diurni e notturni.
Sappiamo bene come la pratica della “vendita” di numeri di telefono da parte di aziende ad hoc ai servizi di telemarketing sia una pratica tanto comune quanto sempre negata e molto poco perseguita. Tutto a discapito del povero utente che si sente chiamato a tutte le ore dai più disparati piazzisti di turno.
La maleducazione, l’insistenza ed anche l’arroganza di tanti call center è diventata una triste realtà. Coloro che avevano fatto razzia di numerazioni fisse private aveva alla fine mosso anche i più scettici fra i nostri amati politici inducendoli a creare il Registro delle Opposizioni.
La riforma del Registro delle Opposizioni
Si sa, però, in Italia “fatta la legge, trovato l’inganno. Complice un meccanismo di funzionamento molto farraginoso e, soprattutto, una limitazione ai soli numeri fissi per l’ iscrizione al Registro gli operatori si sono gettati sul mercato del ‘mobile’.
L’ultima frontiera delle “rotture di scatole” sono, oggi, le chiamate robotizzate. Il nostro telefono squilla e dall’altra parte nemmeno più un operatore ma un messaggio preregistrato. In verità, questo può essere solo un vantaggio non dovendo avere a che fare con operatori dalla dubbissima educazione di base.
La doppia novità è che ora al Registro si possono iscrivere numeri di cellulare e la tutela è anche contro le chiamate robotizzate.
https://www.registrodelleopposizioni.it/
“Il regolamento è stato aggiornato in corso d’opera per recepire le modifiche del decreto-legge n. 139/2021, detto anche “DL Capienze”, che ha ricompreso nell’ambito di applicazione del Registro pubblico delle opposizioni anche le chiamate automatizzate (“robocall”), ovvero quelle senza operatore umano, sanando così una potenziale criticità per l’efficacia della riforma del telemarketing”.
Registro delle opposizioni. Cosa fare ora
Ora c’è da aspettare l’effettività della riforma che avverrà entro 120 giorni dall’entrata in vigore della legge a far data dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Poi il Registro esteso ai cellulari consentirà di esercitare il diritto di opposizione al trattamento dei propri dati per fini di invio di materiale pubblicitario, di vendita diretta, di comunicazione commerciale o per il compimento di ricerche di mercato effettuate tramite l’impiego del telefono.
Una novità epocale che verrà sicuramente accolta da tutti con un sospiro di sollievo. Le distorsioni dettate dalla commercializzazione di quanto dovrebbe rimanere estremamente coperto dalla Privacy ha due effetti deleteri.
Da un lato la fine della pace per chi è sottoposto continuamente a inopportune telefonate a tutte le ore possibili. Dall’altro la creazione di un mercato che ha reclutato, soprattutto, giovani ma non solo presi letteralmente ‘per la gola’ per la mancanza di offerta di lavoro. Un mercato basato sullo sfruttamento e sulla deprivazione di ogni diritto del lavoratore.
Cosa cambia
Vediamo cosa cambia per i cittadini e come si possono tutelare da ora in poi.
https://www.registrodelleopposizioni.it/
I cittadini potranno accedere al nuovo servizio tramite tre modalità: sito web, telefono (con la possibilità di parlare con un operatore umano in caso di difficoltà nell’iscrizione), email. .
Diritti e doveri
I rinnovati diritti dei cittadini corrisponderanno a nuovi obblighi per gli operatori.
https://www.registrodelleopposizioni.it/
Gli operatori di telemarketing saranno obbligati a consultare mensilmente il nuovo Registro e comunque prima dell’avvio di ogni campagna pubblicitaria per verificare i numeri che intendono contattare.
C’è solo da sperare che si realizzino alcune cose chiave: in primis si dia subito attuazione alla riforma. Poi che il registro funzioni al meglio collegando inscindibilmente il contravvenire allo stesso con pesantissime sanzioni per gli operatori “furbi”. Infine che si crei una coscienza nuova del telemarketing che possa essere svolto in sicurezza sia per chi lo pratica (occhio soprattutto ai lavoratori) che per lo riceve con cognizione di causa e coscienza.