Avete poco tempo per andare in giro tra frutterie e alimentari? Avete dimestichezza con internet e acquisti on line? Vi piace mangiar sano e siete attenti alla provenienza dei prodotti che acquistate? se è così, allora potreste far parte della nuova star up dell’Alveare che dice Sì! A due anni dalla sua apertura, questa piattaforma on line consente ai consumatori di acquistare a Km 0, e a chiunque di diventare un piccolo imprenditore ed inserirsi nel mondo del lavoro con un’occupazione part-time e guadagni appetibili. Ma cominciamo dall’inizio e diamo un po’ di numeri.
Cos’è l’Alveare che dice Sì!
Gli Alveari operano attraverso piattaforme on line che consentono di vendere e comprare prodotti locali a Km0.La distanza media tra il produttore e l’Alveare è di circa di 32 Km. Ciò consente al consumatore non solo di tenere sott’occhio la tracciabilità del prodotto acquistato ma anche, volendo, di fare un salto all’azienda per testare ciò che si appresta ad acquistare. Gli Alveari sono organizzati in punti di raccolta dove il consumatore, una volta terminato l’acquisto on line, si può recare per ritirare la spesa ordinata. In alcune regioni, come il Piemonte, la distanza media tra il produttore e l’Alveare è di soli 26 km! noltre, in alcune città come Milano e Torino, il progetto ha preso così tanto piede che si apre un Alveare quasi in ogni quartiere. Questo dato indica anche che il lavoro del Gestore dell’Alveare, se fatto con passione, inventiva e professionalità, riveste un ruolo fondamentale per l’intera comunità perché si trasforma in un vero e proprio punto di riferimento, di aggregazione e di incontro. L’Alveare infatti può essere un bar, un ristorante, una sala, un coworking, un qualsiasi posto insomma. Ancora una volta il cibo unisce e aggrega…
Come funziona
Chiunque può aprire un’ Alveare; lo può fare tanto il singolo quanto l’associazione o l’azienda. Basta decidere dove aprirlo. Preferite una sala privata? Un bar? Un negozio? Siete liberi di scegliere il vostro posto. Una volta stabilita la location del vostro Alveare, siete diventati Gestori dell’Alveare che dice Sì! A questo punto dovrete cominciare, parallelamente, a creare e ad organizzare sia la vostra rete di Produttori sia la vostra rete di Membri interessati all’acquisto. Ricordate che l’obiettivo dell’Alveare è quello di creare una rete a KM 0, pertanto i vostri Produttori non devono essere distanti più di 250 km dal vostro Alveare. Fatto ciò non vi resta che contattare i Membri interessati ad acquistare frutta, verdura, formaggi, latticini e tanto altro la vostra fantasia vi suggerisca. Se avete già raggiunto i 50 membri interessati ai vostri acquisti, siete pronti per l’avventura! Quando sarete diventati un Gestore dell’Alveare a tutti gli effetti, ogni settimana dovrete pubblicare sul sito i prodotti che la vostra rete di Produttori vi metterà a disposizione. I Membri a questo punto posso cominciare a navigare sulla piattaforma, scegliere e ordinare i prodotti che preferiscono. Il tutto senza nessun obbligo, nessun abbonamento, nessun minimo d’acquisto. La sera che precede la distribuzione, i Membri riceveranno la lista dei prodotti ordinati che poi ritireranno alla distribuzione.
Quanto costa. Tempo e danaro
Si tratta di una vendita diretta, non ci sono intermediari. I Produttori vendono direttamente ai Membri dell’Alveare e pagano una commissione del 16,7% esentasse. I Produttori inoltre, sono liberi di fissare il prezzo dei prodotti che propongono.
Per quanto riguarda invece il tempo da impiegare nell’attività, la gestione dell’Alveare richiede circa 10 ore di lavoro settimanale, e questo è il motivo per cui il progetto è appetibile anche a molti studenti, pensionati e casalinghe che vogliono dedicarsi ad un’attività par time remunerativa. Chi invece si è già gettato a capofitto nell’iniziativa e ha dedicano più tempo al progetto, arricchendolo con eventi ed attività di promozione, riesce a “vivere di Alveare” con un vero e proprio stipendio. L’attività quindi è remunerativa per tutti, dipende dal tempo che volete e potete dedicare.
Quando nasce
L’Alveare che dice Sì! Ha iniziato la sua avventura nel 2015 con l’obiettivo di trovare e vendere prodotti locali attraverso i social network e internet. L’idea nasce in realtà in Francia nel 2011 e da subito raccoglie un grande consenso con la realizzazione di ben 24 Alveari. L’idea piace e funziona, così il progetto viene importato anche in Italia nel dicembre 2015 da Eugenio Sapora che fonderà il primo Alveare nei locali dell’incubatore I3P del Politecnico di Torino
Diamo un po’ di numeri
Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Alveare Madre, in Italia il numero degli Alveari è arrivato a 161 in soli due anni e la community conta circa 50.200 utenti registrati alla piattaforma. La regione più attenta alla valorizzazione dei prodotti locali a km 0 risulta la Lombardia con ben 50 alveari di cui 16 solo a Milano, segue il Lazio con 21 Alveari di cui 14 a Roma, la Toscana con 12, l’Emilia Romagna con 11 e il Veneto con 8. Altri Alveari si sono aperti in Trentino, Campania, Calabria e Sicilia.
L’Alveare Madre, costituito da un gruppo di giovanissimi che lavorano con entusiasmo e creatività, supporta e sviluppa la rete dei Produttori, dei Gestori e dei Membri con grande professionalità e al contempo convivialità. Il fine del progetto è quello di creare un clima di fiducia tra tutte le parti interessate con l’intento di puntare a tre grandi obiettivi: la trasparenza dei prodotti acquistati a km0, la cooperazione (rispondendo a domande e dubbi di tutta la community) e la transizione (facendo conoscere al pubblico centinaia di Produttori e mettendoli in contatto per trovare un nuovo modo di produrre e consumare cibo ad un prezzo conveniente per tutti). Ricapitolando: se avete voglia di mangiar bene, di sapere con certezza da dove provengono i vostri prodotti oppure se appartenente a quel gruppo di persone che si vogliono reinventare o inserirsi nel mondo del lavoro con un’attività nuova, impegnativa e perché no, divertente, allora l’Alveare che dice Sì! potrebbe fare al caso vostro.