Prima soddisfazione per De Laurentis, Marino, Reja, la squadra ed i tifosi.
Ad attendere i partenopei un torneo lungo e faticoso, con la speranza di andare più avanti possibile
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Alla fine ci è riuscito. Dopo 14 anni il Napoli torna a pieno titolo a calcare il palcoscenico europeo. Non sarà il Napoli della favolosa “MaGiCa” ma qualcosa di magico questi ragazzi ce l’hanno. Quello che subito colpisce, anche se si sapeva dai dati della prevendita, è la cornice di pubblico in cui la partita si disputa. Una partita combattuta e per niente semplice questa giocata con i greci in un San Paolo da brividi. Il primo tempo inizia lentamente e poi procede con un Napoli niente affatto timoroso e, anzi, a tratti arrembante specie sulla fascia destra con Maggio. Si nota che alcuni reparti accusano le defezioni degli infortunati (Santacroce), o degli assenti (Lavezzi). Così, mentre il Napoli più volte si avvicina alla porta greca con Bogliacino e Maggio e Denis; a mettere paura sono proprio i greci che con Choutos sugli sviluppi di un calcio d’angolo, anche se con un gioco da carambola, colpiscono il palo alla destra di un immobile Iezzo. Il gioco verso il finale di tempo s’incattivisce un po’, anche perchè l’arbistro lascia correre parecchio sul gioco duro, specie degli ellenici. Si chiude, dunque un primo tempo non bellissimo ma giocato apertamente dalle due squadre. La ripresa inizia sulla stessa lunghezza d’onda della prima frazione; tranne che per il fatto che i greci insistono sulla pratica del gioco duro e di falli a ripetizione. Gli attacchi si susseguono, e quelli del Napoli hanno puù convinzione e continuità ; fino a giungere al gol con unìazione da manuale: sulla sinistra Pià (subentrato a Bogliacino per infortunio dello stesso uruguagio) centra, Denis fa da torre e Hamsik in posizione da perfetto centravanti insacca con una mezza volè di sinistro. Il San Paolo è in delirio ( ed è solo il 26 di luglio)! I greci un po’ accusano il colpo e un po’ si disuniscono, ma fine alla fine (compresi i tre minuti di recupero) non succede null’altro se non qualche ulteriore avvicendamento, come quello di De Zerbi per Denis nel finale. Un bel Napoli, per questo periodo della stagione, che colpisce soprattutto per volitività e convinzione. Il primo passo è fatto, ma il cammino è lungo. L’Europa, quella vera ci attende già dal prossimo turno (14 e 28 agosto). Poi sarà campionato. Speriamo ci siano tanti poi in questa stagione.