La nostra vita quotidiana è stata ribaltata da una pandemia che ancora oggi non vuole lasciarci: il Covid-19. Il mondo costretto ad un lungo periodo di lockdown. Distanziamento sociale e tante altre precauzioni sanitarie stanno cambiando il mondo del lavoro e la struttura stessa del lavoro e del cercare lavoro.
Il mondo del lavoro post lockdown
Solo dal mese di maggio è stato possibile iniziare a tornare ad una normalità che ancora non è stata raggiunta. I settori produttivi di tutti i paesi del mondo sono stati colpiti dalle conseguenze di questa pandemia. Non fa eccezione il mondo del lavoro che (soprattutto per i lavoratori precari) ha visto crescere e non di poco il tasso di disoccupazione.
A lockdown più o meno, finito però bisogna magari trovare nuovi sbocchi lavorativi (per chi ha perso il lavoro a causa della quarantena) oppure iniziare a cercare la prima vera occupazione lavorativa nel caso in cui ci si fosse appena affacciati nel mondo del lavoro.
Un punto di inizio è quello di creare o ricreare da zero il proprio curriculum, magari con opzioni grafiche che possano essere d’impatto e più accattivanti per chi leggerà il vostro CV durante il vostro colloquio di lavoro.
Perché è importante avere un curriculum?
Il curriculum vitae è un punto di riferimento per proporre al datore di lavoro le tue qualifiche più importanti e i tuoi contatti: il cv è utilizzato da colui che vorrebbe assumerti sia prima che dopo il colloquio avuto. Non pensate, quindi, che l’efficacia del curriculum sia un fattore secondario perché è attraverso il proprio CV che potranno alzarsi o abbassarsi le barriere al colloquio.
Come scrivere un buon CV?
Ci sono tante guide, suggerimenti e consigli per la scrittura di buon curriculum però una regola d’oro è sicuramente quella di non scrivere un CV generico per ogni colloquio di lavoro che si andrà a fare. Scrivere una storia generica e piatta potrebbe essere un punto a sfavore quindi è sempre consigliato di scrivere il proprio curriculum valorizzandolo in relazione alle diverse realtà e ipotesi professionali, enfatizzando ogni volta gli aspetti coerenti e individuando, di conseguenza, il linguaggio e la forma adatta.
Cosa inserire nel proprio curriculum?
In linea generale, comunque, all’interno del vostro CV andranno inseriti diversi dati personali come:
- i propri dati anagrafici
- posizione ricercata
- competenze
- esperienze professionali
- istruzione
- conoscenza di lingue straniere
- competenze nel mondo informatico
- interessi e passioni
- vari allegati
- una propria immagine
- disponibilità a cambiare città
Un occhio anche alla forma
Oltre il contenuto, è importante pensare anche alla forma. Seguendo il detto “anche l’occhio vuole la sua parte”, bisogna pensare anche alla resa grafica del proprio curriculum che altrimenti può risultare come una lunga lista della spesa incolore. Per questo aspetto vi viene in soccorso una risorsa che è una novità in casa Abobe ovvero “Adobe Spark”. Questo tool grafico permette una ampia selezione di modelli per curriculum per tutte le esigenze. Soluzioni grafiche che potranno essere un piccolo quid in più nella presentazione del vostro CV per aprirsi un colloquio di lavoro di successi.