21 Giugno 1994, negli USA va in scena il debutto nel mondiale di calcio dell’Argentina vice campione del mondo. Un 4 a 0 rifilato alla Grecia simile a tante altre partite dominate dagli argentini eppure a distanza di 29 anni questa partita ha ancora un ricordo indelebile nella mente di tutti gli appassionati di calcio. Parliamo dell’urlo di Maradona che squarciò idealmente il calcio affermando al mondo intero che “Maradona c’è, contro tutto e tutti“.
Una gioia che durò 4 giorni visto che il 25 Giugno del 1994 dopo il fischio finale di Argentina – Nigeria, Maradona fu scortato fuori dal campo per un controllo antidoping che lo vide positivo all’efedrina. Un controllo antidoping che a distanza di 30 anni ancora non ha una spiegazione chiara e trasparente ma che servì allo scopo di tenere fuori dai giochi mondiali Diego Armando Maradona che venne poi squalificato da USA 1994.
USA 1994: il mondiale oltreoceano
Il Campionato del Mondo di calcio del 1994, ospitato negli Stati Uniti, è stato un torneo di grande rilevanza per la storia del calcio. LA FIFA decise di assegnare i mondiali ad un paese dalla nulla tradizione calcistica e che fino al 1993 (anno di nascita della MLS, Major League Soccer) non aveva ancora un campionato calcistico professionistico.
Le polemiche furono molte e si concentrarono soprattutto sulle strutture utilizzate che altro non erano che stadi di football americano convertiti al calcio. Altra grande polemica circa USA 94 fu quella concentrata sulle condizioni di salute dei giocatori impegnati nelle partite. Per una questione di fuso orario, i match del mondiale americano furono disputati tra la tarda mattina ed il primo pomeriggio ovvero durante le ore più calde della giornata. Una soluzione che penalizzò la forma fisica dei calciatori a causa degli alti valori di temperatura ed umidità
La finale del torneo si è disputata il 17 luglio 1994 allo stadio Rose Bowl di Pasadena, in California. Le squadre che si sono affrontate sono state il Brasile e l’Italia, due squadre con un ricco pedigree calcistico. La partita si è conclusa senza gol dopo i tempi regolamentari e i tempi supplementari, portando alla necessità dei tiri di rigore per determinare il vincitore.
Nella fase dei rigori, il Brasile è riuscito a prevalere per 3-2 sull’Italia, conquistando così il suo quarto titolo mondiale. Il portiere brasiliano, Claudio Taffarel, è stato un eroe chiave nella finale, respingendo due tiri di rigore italiani e contribuendo in modo significativo alla vittoria della sua squadra.
El Pibe de oro prima del mondiale
Diego Armando Maradona, D10s, El Pibe de Oro. Potremmo dire soprannomi su soprannomi che possano solo provare a descrivere la grandezza del campione argentino e non saremo comunque capaci di farlo completamente. Nonostante ciò, tornando indietro nel tempo, Maradona al mondiale del 1994 arrivò con tante critiche addosso.
Lasciata Napoli nel 1992, Maradona approdò prima al Siviglia (dove visse una stagione poco entusiasmante con 5 gol e 12 assist) e poi Newell’s Old Boys in Argentina (una stagione disastrosa con sole 5 partite giocate). Dopo queste due esperienze, Maradona decise di prendersi una pausa dai club e di pensare solo ai successivi mondiali americani. Arrivare in forma a USA 1994 fu l’ennesima impresa di un grande campione compiuta contro tutto e tutti.
L’urlo di Maradona a USA 1994
21 giugno 1994, questa è la data che rimarrà nella storia del calcio. Se nel 1986 in quel del Messico, Maradona era diventato leggenda allora negli Stati Uniti d’America D10S diede ancora una volta la dimostrazione d’essere al di sopra di ogni calciatore. Dopo la doppietta di Gabriel Omar Batistuta (che all’89esimo su rigore diventò tripletta) Maradona siglò il gol del 3 a 0. Una rete che sembrava essere una delle tante magnifiche realizzate dal capitano argentino ma l’esultanza a quel gol entrò nella storia come “l’urlo di Maradona“.
Diego urlò con tutte le sue forze correndo verso la telecamera più vicina posta sul lato del campo. L’immagine che quella telecamera catturò fu quella di un uomo che finalmente poteva liberarsi e sfogarsi. Dopo mesi di critiche, insulti ed illazioni nei suoi confronti.
Dopo l’urlo
Una dichiarazione potente e provocatoria che sembrava mettere Maradona tra i protagonisti del mondiale americano eppure così non fu. USA 1994 finì 90 minuti di gioco dopo ovvero alla fine del match tra Argentina e Nigeria svoltasi il 25 Giugno del 1994. Portato via da una infermiera e scortato da un agente, Maradona fu sottoposto ad un controllo antidoping che lo vide positivo all’efedrina. Nonostante le parole del campione argentino (e le successive ricostruzioni a favore di Maradona), la FIFA decise di squalificarlo. Questo concluse di fatto la sua esperienza non solo in questo mondiale ma con la nazionale argentina in generale.