Perchè i farmaci essenziali sono scomparsi? Una domanda lecita se pensiamo agli ultimi dati rilevati dall’ associazione Altroconsumo. Medicinali spariti dalla grande distribuzione per poi magicamente riapparire, si fa per dire, a costi sedici volte maggiori passando da 5,23 euro ad una vetta di circa 83, 33 euro nel caso del farmaco chemioterapico Alkeran. Le strategie del mercato farmaceutico non finiscono mai di stupirci. Come se non bastasse, oltre al medico che ci prescrive la medicina sponsorizzata e dalla quale ricava profitto grazie ad una percentuale che la casa farmaceutica gli promette, l’assenza di molti medicinali di classe A, è un fenomeno dilagante e persistente secondo quanto affermato dall’associazione. In pochi mesi sono 170 le segnalazioni ricevute da consumatori e farmacisti, tra questi prodotti molti sono spariti dal mercato senza una comunicazione ufficiale all’Agenzia del Farmaco, la loro assenza è stata denunciata dai consumatori che hanno segnalato e inoltrato la sparizione da Altroconsumo il quale ha chiesto spiegazioni all’Aifa. Il caso dei tre farmaci anticancro ha destato non poco stupore da parte dell’Associazione che ha subito chiesto spiegazioni all’Aifa dei prezzi aumentati rispettivamente Alkeran da 5,23 euro a 85,33 (+1.630%), Leukeran da 7,13 a 90,20 euro (+ 1.265%), Purinethol da 15,98 a 90,35 (+ 565%).
La carenza dei farmaci – ha spiegato Altroconsumo – può essere risolta chiedendo al medico di prescrivere un faramco equivalente. Quando non ci sono alternative, il problema può diventare molto più serio. Perchè? Nel momento in cui l’assenza di un farmaco non è nota all’ Aifa non sarà garantita alcuna misura protettiva nei confronti di pazienti sprovvisti del farmaco stesso, se invece, la presenza del farmaco è nota all’Aifa, sarà possibile per il paziente essere tutelato in quanto l’Agenzia può promuovere e mettere in atto azioni di monitoraggio e di contenimento del disagio ( come ad esempio autorizzare l’importazione del farmaco dall’estero), così da ridurre rischi mortali per la salute.
I farmaci fantasma costituiscono un vero e proprio fenomeno complesso – dichiara l’Associazione – Esso può essere risolto solo con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti nel sistema medico-sanitario. Dal farmacista al consumatore. I singoli farmacisti, le associazioni di categoria devono coadiuvarsi nel segnalare le carenze dei medicinali che riscontrano nel lavoro quotidiano. Secondo l’Associazione sarebbe anche utile attivre un servizio che permetta anche ai consumatori di segnalare la scomparsa improvvisa e senza giustificato motivo dei medicinali sul mercato.