Sono giorni che in Cina non si parla d’altro. Il misterioso virus cinese, ad oggi, ha colpito oltre 300 persone nello stato cinese. Le vittime accertate sono salite a 6 ed il caso è diventato di dominio pubblico con conseguente e tempestiva messa in stato d’allarme. Ma cos’è questo virus? Come ci si può proteggere?
La storia del misterioso virus cinese
Il tutto ha inizio nell’ultimo giorno del 2019 quando il governo e le autorità sanitarie rendono noto la presenza di un focolaio di sindrome febbrile, associata a polmonite di origine sconosciuta, tra gli abitanti di Wuhan, città di circa 11 milioni di abitanti situata nella provincia di Hubei, nella Cina Centro-meridionale. Questo punto di partenza è stato individuato nel mercato del pesce locale e negli animali selvatici della zona che è stato prontamente chiuso.
Ad oggi sono stati segnalati dalle autorità cinesi quasi 300 casi totali confermati di infezione nella città “epicentro” del contagio: molti ancora ricoverati e sostanzialmente stabili, alcuni dei quali critici. I decessi sono stati fino a questo momento sei.
Non manco poi altre segnalazioni, sempre in territorio cinese, di casi a Pechino, Schenzhen, Guandong e Shangai, tutti apparentemente collegati con la città di Wuhan. Inoltre, non confermati i casi sospetti di importazione al di fuori del territorio cinese, in Thailandia, Corea, Giappone, Vietnam, Singapore e Hong Kong.
L’individuazione dell’agente patogeno
Subito dopo l’allarme del focolaio, gli esperti sono riusciti in tempi brevi ad individuare ed isolare l’agente patogeno responsabile del contagio soprattutto grazie alla grande esperienza maturata dopo la grossa epidemia di Sars. Si tratta di un nuovo beta-coronavirus che è stato denominato 2019-nCoV ed è molto simile al virus della Sars. I coronavirus sono ben conosciuti dai ricercatori: si tratta infatti di virus molto diffusi in naturanche colpiscono sia uomini che animali e possono causare sintomi respiratori a volte anche gravi.
Il contagio sembrerebbe causato dalla trasmissione del virus da animale ad uomo, non a caso l’epicentro dell’epidemia è un mercato dove venivano venduti animali vivi selvatici. Non è ancora stato scoperto però quale sia stato l’animale che ha trasmesso il virus all’uomo.
Gli esperti dell’INMI Lazzaro Spallanzani (l’istituto nazionale per le malattie infettive) stanno tenendo sott’occhio la situazione ma ancora non possono stabilire con certezza la precisa pericolosità del virus. Bisogna aspettare ancora per scoprirlo in modo definitivo.
I sintomi del virus cinese
Quali parti del nostro corpo colpisce questo virus? Quali sono i sintomi della malattia? Ebbene, questi sono essenzialmente di tipo respiratorio. Troviamo, infatti, segnali come:
- Febbre
- Tosse
- Raffreddore
- Mal di gola
- Grave affaticamento polmonare
La malattia viene trattata come una febbre molto grave con terapie di supporto quali antifebbrili o idratazione ma contrariamente all’influenza non sono disponibili antivirali specifici.