Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha una visione della scuola caratterizzata da diverse iniziative e proposte che stanno generando molte discussioni e dibattiti sia nella forma che nella sostanza perché ipotizzano sempre più una formazione scolastica che guarda più al mondo del lavoro che non a quello dell’arricchimento e della maturazione personale e dello spirito critico dei discenti.
Cerchiamo di focalizzare alcune alcune proposte già enunciate dal ministro Valditara
- Ha proposto l‘apertura delle scuole durante l’estate a partire dal 2024.
- Ha suggerito la creazione di “classi di accompagnamento” per studenti stranieri con difficoltà linguistiche.
- Ha enfatizzato l’importanza di modernizzare l’istruzione tecnica e professionale.
La dichiarazione sui dinosauri
Le ultime dichiarazioni del ministro Valditara non hanno riscosso molto successo ed hanno suscitato il nascere del solito vespaio di polemiche in rete. Quella sullo studio dei dinosauri e l’altra sulla disciplina delle sospensioni a scuola hanno dato la stura a confronti/scontri davvero molto accesi con il mondo della scuola diviso a fronteggiarsi in maniera campale con studenti e genitori subito schierati fra fautori e strenui oppositori delle tesi ministeriali.
Non studiare i dinosauri, lo loro epopea e la loro scomparsa equivale a dire che possiamo anche togliere importanza alle teorie evoluzionistiche su cui ci siamo formati finora in omaggio al processo scientifico da sempre insegnato nelle nostre scuole.
La sua opinione è che il programma scolastico dovrebbe concentrarsi maggiormente su argomenti che ritiene più significativi per comprendere le radici culturali e storiche dell’Occidente, piuttosto che su dettagli come le specie di dinosauri estinte milioni di anni fa.
Insomma, ognuno si faccia i dinosauri suoi. In pratica: se proprio dobbiamo parliamo di cose nostre occidentali e non dell’altro capo del mondo. Autarchia!
La dichiarazione sulle sospensioni a scuola
Il principio su cui corrono le principali direttrici della riforma Valditara circa i provvedimenti disciplinari a scuola puntano a rendere le sospensioni più costruttive e a reintrodurre il voto in condotta come elemento determinante per la valutazione complessiva degli studenti.
Un voto di sei in condotta comporterà un debito scolastico in Educazione civica, da recuperare con una verifica su temi di cittadinanza e valori costituzionali. Queste misure mirano a promuovere il rispetto e l’autorevolezza degli insegnanti, oltre a incentivare una maggiore responsabilizzazione degli studenti verso i propri comportamenti.
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