(Adnkronos) – Ultimi due grandi eventi del Digital Meet 2023: oggi a Padova con il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi e lunedì a Firenze con il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Dalla tv agli e-sport: il tema dell’appuntamento allo Stadio Euganeo, sede Calcio Padova che è stato aperto da un incontro di calcio virtuale; il derby e-sport, tra Vicenza e Padova; vinto dai vicentini 3-1 all’andata e dai padovani 1-0 al ritorno.
Partita che si è svola sul campo virtuale allestito dalla WeArena Entertainment, partner di Lega Pro. Poi il dibattito al quale sono intervenuti: Gilberto Muraro, presidente Fondazione Cariparo; Dino Ponchio, presidente Coni Veneto e Gianni Potti, presidente Fondazione Comunica e founder Digitalmeet.
Sul tema “Digitale e sport, come innovare i prodotti” sono intervenuti Carlo Lenotti di Comunicarlo; Massimiliano Montefusco di Rds; Paolo Bedin, direttore di Lega Pro; Alessandra Bianchi, ad di Calcio Padova e Francesco Peghin, presidente Calcio Padova. Le conclusioni dell’incontro sono state affidate al ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, il quale ha sottolineato come in Italia persista un “gap nell’alfabetizzazione digitale”, soprattutto tra nord e sud. “Occasioni come Digital Meet sono importantissime perché aiutano a dare opportunità ai nostri ragazzi di stare al passo.”
Digital Meet 2023
“Non possiamo considerare lo sport organizzato, quello istituzionale, digitalizzato”, ha aggiunto il ministro, “ma dobbiamo costruire alleanze tra lo sport praticato e quello virtuale per cominciare a farlo. Nel nostro Paese – ha spiegato Abodi – non esiste un’architettura istituzionale di sport digitale. Basti pensare che in ambito sportivo abbiamo tre banche dati che non dialogano tra loro e non operano in un’ottica di interoperabilità.
Questi CRM sono relativi a i luoghi dove si organizza lo sport, ovvero le infrastrutture, i soggetti che lo organizzano e i tesserati. La trasformazione digitale quindi è fondamentale perché già dalla raccolta e dal “dialogo” delle informazioni e dei dati di questi tre cluster potremmo acquisire informazioni fondamentali in chiave di monitoraggio dell’efficacia del modello e delle politiche da adottare per favorire il suo miglioramento”.
Il ministro per lo Sport e i Giovani
Club e leghe che negli ultimi anni hanno intercettato questo trending ascendente dell’e-sports calandosi in questa realtà come il progetto e-sport di Lega pro che non solo avvicina i club ad un nuovo modo di fare impresa digitale ma avvicina anche i tifosi più giovani al mondo del calcio giocato. Nella scorsa stagione, ad esempio, il progetto e-sports di Lega pro ha coinvolto 32 club per un totale di quasi 800 ragazzi e aspiranti player.
Durante l’incontro, infine, è stato ricordato che oggi lo scouting dei calciatori, ad esempio, è fatto soprattutto con il supporto di algoritmi. Così come anche l’abbigliamento è fatto di alta tecnologia: gli atleti sotto le magliette hanno sensori che permettono il monitoraggio in tempo reale della condizione fisica dell’atleta. Si riesce, così, anche a predire eventuali rischi di incidenti.
Poi l’introduzione di nuove tecnologie avanzate, nello sport, utilizzate da tempo, nella gestione del marketing e della rete dei club di tifosi. L’intelligenza artificiale permette la creazione di gruppi di tifosi con i quali le società possono dialogare continuamente, quindi anche con risvolti di merchandising. I social, invece, restano le grandi piattaforme di fidelizzazione.
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