Intervistata al Caffeina Festival a Santa Severa, il ministro Lamorgese ha dichiarato che il “Decreto Immigrazione” è ormai pronto e sta per iniziare il suo viaggio per diventare “reale“.
Il ministro Lamorgese e il decreto immigrazione
Il lavoro sul decreto immigrazione “è chiuso. Sto aspettando il parere dell’Anci perché cambia un po’ il sistema di accoglienza. I Centri di accoglienza dovranno essere gestiti dai Comuni. Spero di poter mandare il testo a Palazzo Chigi prima di ferragosto, poi se ne parlerà a settembre. La cosa importante è aver trovato un testo condiviso con la maggioranza“. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, intervistata al Caffeina Festival a Santa Severa da Marco Tarquinio, direttore di Avvenire.
Le modifiche al sistema di accoglienza
Nel nuovo decreto immigrazione abbiamo recepito “tutte le osservazioni che erano state formulate dalla Presidenza della Repubblica. E siamo andati oltre: abbiamo modificato il sistema accoglienza anche per coloro che sono richiedenti asilo, affinché entrino nel circuito di accoglienza identico a quello che oggi è riservato a coloro che sono titolari di protezione umanitaria, ritornando un po’ come era prima”, ha detto Lamorgese.
Il boom a luglio dell’immigrazione in Italia
L’intervista Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, al ministro degli interni ha dato l’occasione di parlare anche del recente boom di arrivi nel nostro paese soprattutto durante il mese di luglio che ha registrato una “cifra” pari a 14mila persone che sono sbarcate sulle nostre coste.
"Circa 14mila migranti sono arrivati dall'inizio dell'anno. Il numero che ha fatto alzare l'asticella è quello che deriva dal mese di luglio, quando c'è stata una fortissima crisi politica ed economica in Tunisia e persone che non avrebbero mai pensato di abbandonare il proprio Paese e si sono avventurate verso le nostre coste", ha spiegato il ministro dell'Interno.
Il Covid complica le cose
Come il Covid ha influenzato gli arrivi nel nostro Paese? La stessa ministra ha sempre voluto rispondere ad un quesito che forse troppo spesso viene sottovalutato dalla maggiornaza delle persone.
"Abbiamo cercato di organizzare tutto per evitare che ci siano contagi e cercare di isolare coloro che sono positivi tenendo presente che le collettività non li accettano. E il Covid rende ancora più complicate le cose, anche per i migranti e per il fatto che noi li teniamo in quarantena", ha poi detto Luciana Lamorgese intervistata al Caffeina Festival a Santa Severa.