Un detto zen dice: “Ama il tuo lavoro e non lavorerai neanche un giorno“. Traslando lo stesso concetto per lo studio potremmo dire: “Ama il tuo studio e non studierai neanche un giorno“. Il problema è che studio e divertimento, per la maggior parte degli studenti italiani, sono due concetti agli antipodi. Nonostante diverse ricerche dimostrino che divertirsi è il miglior metodo di apprendimento, le lezioni scolastiche, come quelle private, continuano a essere per lo più noiose.
Il metodo di apprendimento basato sulla gamificazione
Novakid, la scuola d’inglese online per bambini dai 4 ai 12 anni, ha inaugurato un corso d’inglese ESL, Novakid Magic Academy, ispirato a un metodo di apprendimento alquanto innovativo. Basato, infatti, sul modello dell’edutainment (educazione e intrattenimento), il corso consente l’apprendimento della lingua attraverso l’ingresso in un mondo virtuale con storie a fumetti e giochi con diversi livelli di abilità. Non mancano le ricompense utili per nutrire la motivazione. Con Luca Piergiovanni, Ambassador di Novakid, abbiamo parlato di insegnamento tra tradizione e innovazione e di divertimento che non ha età.
Gamification e story based Learning sono i pilastri sui quali si regge il metodo di insegnamento di Novakid. Iniziamo dalla gamification. Ci fa un esempio di come si articola una lezione con questo metodo?
L’apprendimento della lingua inglese è veicolato in Novakid attraverso videolezioni interattive e sotto la guida di insegnanti madrelingua. La gamification è attuata con giochi di apprendimento vocalee multiplayer, soluzioni speech-to-text, esperienze di realtà virtuale e aumentata per l’esplorazione di nuovi contesti, mentre il bambino sperimenta situazioni comunicative in lingua, superando sfide e livelli di difficoltà crescenti e ottenendo alla fine del percorso ricompense e premi, che stimolano la motivazione intrinseca allo studio.
Cos’è, invece, lo story based Learning e come si inserisce nelle lezioni?
La costruzione di storie in digitale, sotto forma di fumetti, podcast audio/video, ebook, con personaggi in cui immedesimarsi, scene e oggetti che seguono la trama, permette allo studente di condurre in prima persona dialoghi in lingua, diventando parte del racconto e acquisendo grammatica e lessico in maniera spontanea, più naturale. Inventare una storia, saperla raccontare o rappresentare in digitale, permette di sviluppare competenze informatiche, comunicative e socio-emotive, oltre che linguistiche.
In questi anni sono stati sollevati molti dubbi sull’apprendimento a distanza, soprattutto per i più piccoli. Quali scogli vanno superati, secondo lei?
L’apprendimento in modalità e-learning presuppone una infrastruttura tecnologica adeguata e la profonda conoscenza delle dinamiche comunicative, dei tempi e degli strumenti tipici dell’insegnamento online, i quali differiscono da quelli in aula. Piattaforme LMS per l’erogazione di contenuti, sistemi di videoconferenza e classi online, sono ora presenti in tutte le scuole. Ciò che manca ancora è la piena consapevolezza che non si può utilizzare il digitale alla stregua dell’analogico. Un esempio su tutti: fornire agli studenti verifiche per casa identiche a quelle svolte in classe, anziché chiedere loro di elaborare lezioni con app educational, diventando prosumer, ossia non più consumatori passivi di contenuti ma editori degli stessi.
I metodi di insegnamento tradizionali, in genere, associano l’elemento giocoso all’apprendimento solo per i bambini. Secondo la sua esperienza questo approccio è applicabile anche agli adolescenti e, perché no, agli adulti?
Il gioco è da sempre alla base di un apprendimento autentico. E questo vale anche per gli studenti più grandi e persino per gli adulti. Senza interesse, curiosità e divertimento verso il processo di apprendimento, non può esserci una vera interiorizzazione della conoscenza. Appassionarsi allo studio è basilare. Se ci riflettiamo, chi ama il proprio lavoro e si diverte, è una persona soddisfatta della propria vita, realizzata, con alti livelli di performance e con ricadute positive nei suoi rapporti interpersonali.