Dopo due anni di pandemia e lo scoppio di una nuova guerra nel cuore dell’Europa, la notizia di un asteroide diretto sulla terra non era proprio tra quelle che volevamo sentire. L’evento, in realtà frequente, non ha avuto, per fortuna, un impatto negativo sul nostro pianeta. Il passaggio del meteorite nel cielo italiano è stato più che altro un suggestivo spettacolo per gli appassionati e non.
Il meteorite nel cielo italiano
Sabato 5 marzo ore 19.40 circa: l’Italia viene sorvolata da una scia luminosa. Un lampo verde durato tra i 4 e 7 secondi. Uno spettacolo che in tanti, complice il bel tempo, hanno potuto ammirare e, come accade sempre di questi tempi, hanno voluto immortalare e condividere sui social.
In pochi istanti le bacheche degli italiani sono state invase da testimonianze arrivate da tutta la penisola, Nord a Sud. Cos’è accaduto nella serata di sabato? Abbiamo davvero corso un pericolo? Dove si trovano ora i resti di quest’ultimo bolide caduto sul nostro pianeta?
Un proiettile innocuo
Il termine bolide indica un proiettile, un oggetto di piccole dimensioni avviato verso il suo obiettivo a grande velocità. Gli scienziati lo hanno preso in prestito dal linguaggio comune per indicare un corpo celeste della famiglia degli asteroidi e dei meteoriti. Per bolide, infatti, si intende una meteora di elevata luminosità e magnitudine negativa che viaggia a grande velocità. Quando un corpo
extraterrestre si avvicina al nostro pianeta, prima di impattarlo, penetra l’atmosfera. Il contatto del bolide con l’atmosfera terrestre genera due fenomeni: uno visivo, l’altro materiale. Il corpo luminoso appare di colore e verde e mano mano che supera gli strati dell’atmosfera si sgretola. Corpi celesti di diametro anche di 100 metri possono diventare grossi sassi.
Dove sarà caduto?
Il passaggio dell’asteroide è stato monitorato dall’Inaf, l’Istituto nazionale di astrofisica. Le telecamere della rete Prisma hanno osservato un corpo con una massa compresa tra i 10 e i 30 chilogrammi. La sua luce, pari quasi a quella di una Luna piena, ha illuminato il cielo per 10 secondi per spegnersi nei pressi del parco dei Monti Sibillini, nelle Marche. Scatta ora la caccia al meteorite che secondo gli scienziati, dopo l’impatto con la nostra atmosfera, dovrebbe essersi ridotto a una massa di circa 1 chilogrammo. Oltre agli scienziati, che li raccolgono per motivi di studio, ci sono molti escursionisti che non resistono alla tentazione di prenderli per sé. Ricordiamo che lo studio di questi corpi celesti è molto importante poiché ci aiuta ad acquisire sempre più informazioni sul nostro sistema solare.