“The Twin bottles: Message in a bottle” sono due grandi sculture metalliche galleggianti esposte in Canal Grande a Venezia, davanti a Palazzo Ca’ Vendramin Calergi, e realizzate dallo scultore albanese Helidon Xhixha e dal fotografo svizzero Giacomo “Jack” Braglia.
Fa un certo effetto vedere queste due enormi bottiglie di plastica galleggiare in Canal Grande. E’ un pugno allo stomaco se analizzate nel loro messaggio. E’ gioia dell’anima se osservate nella loro rappresentazione estetica. L’arte è ancora una volta veicolo di informazione e comunicazione che, attraverso la maestria e la creatività dell’artista Helidon Xhixha e del fotografo Jack Braglia, diventa un importante messaggio ambientalista di grande attualità e di forte impegno sociale. Entrambe le opere sono state realizzate in acciaio inox, segno distintivo di Xhixha, e saranno visibili fino al 25 agosto all’Arsenale di Venezia per ritornare poi di fronte a Palazzo Ca’ Vendramin Calergi fino al 1 settembre.
L’opera e il suo messaggio
Una delle bottiglie, lunga 4 metri e alta un metro, è “stritolata” al centro, e sembra rappresentare quel gesto che ormai facciamo tutti con grande superficialità e irresponsabilità quando finiamo di bere l’ultimo goccio d’acqua. Quella bottiglia che ci ritroviamo in mano, sformata al centro, è stata assurta a simbolo del messaggio di denuncia dei due artisti, un monito, un grido di allarme lanciato dall’arte affinché le coscienze si scuotano e si corra ai ripari nel più breve tempo possibile. La superficie della bottiglia realizzata da Helidon regala un gioco di luce e colori unico. L’ambiente circostante e i palazzi lungo il canale si rispecchiano con suggestive deformazioni sulla sua opera, contribuendo a conferirle tonalità perennemente mutevoli.
L’altra bottiglia (3,5 x 1,3 metri), galleggia verticalmente ed è ricoperta di fotografie scattate dal giovanissimo Jack Braglia durante le sue immersioni con Helidon. Anche le fotografie di Jack sono di grande impatto visivo e quello che i due artisti scoprono sott’acqua è davvero disarmante. I nostri mari stanno soffrendo, i pesci diminuiscono ogni giorno di più e presto saremo circondati da isole di plastica. Jack con le sue foto entra in perfetta sintonia estetica con l’opera di Helidon avvolgendola come l’etichetta delle classiche bottiglie di plastica e ribadendo la centralità del tema ecologico. Tutte le foto sono diverse a testimonianza della quantità esorbitate di bottiglie che vivono i nostri mari.
Per valorizzare l’evento si è pensato immediatamente a Venezia, città di mare, nella giornata del Redentore, una delle feste più sentite dai veneziani. E’ da questo luogo e in questo giorno che, attraverso le strutture provocatorie di Helidon Xhixha e Jack Braglia, partirà un messaggio di risonanza internazionale per la salvezza e il recupero dei nostri mari. All’interno di una delle bottiglie, i due artisti hanno inserito un messaggio, un messaggio di augurio e speranza per il nostro pianeta che verrà rivelato solo nel 2039, perché è questo, secondo Helidon e Jack, il lasso di tempo necessario per scoprire se siamo andati nella giusta direzione…
La giornata di presentazione
La presentazione si è svolta nel suggestivo giardino del Casinò con l’intervento di apertura del coordinatore del progetto, Riccardo Braglia. Sul palco hanno dato il loro contributo l’assessore al bilancio Michele Zuin, la curatrice del progetto Beatrice Auditro, Fabrizio d’Oria coordinatore della società Vela e Stefano di Marco direttore di Legambiente. Il progetto “The tween bottles: message in a bottle” è stato promosso dalla Fondazione Braglia che sostiene da anni nuove opere e progetti artistici e che, in questa occasione, ha iniziato un dialogo con la città di Venezia e la società Vela per nuove intese, volte a realizzare importanti eventi, artistici e non. Nel corso della presentazione è stato proiettato un video con alcuni momenti della fase di realizzazione e installazione delle opere in Canal Grande a testimonianza anche delle difficoltà tecniche e dell’abilità ingegneristica necessaria per garantire l’effetto estetico di sospensione delle opere a pelo d’acqua. A fine presentazione è stato mostrato anche un video di Legambiente, con la liberazione, qualche giorno fa a Mattinata (FG), di due tartarughe Cartetta Cartetta adottate dai due artisti che hanno aderito al progetto TartaLove a testimonianza ancora una volta dell’impegno personale di Xhixhia e Jack Braglia a favore del recupero dei nostri mari.
articolo presente anche in www.sguardoadest.it