Nel mercato immobiliare in Italia si apre uno spiraglio per box e posti auto. Nella seconda parte del 2018, infatti, i prezzi di box e posti auto, nelle grandi città, hanno subito un leggero ribasso (-1,2% e -0,1%). Bologna e Milano sono le uniche due realtà dove i valori dei box sono in aumento, trend in parte determinato dalla generale ripresa del mercato immobiliare residenziale.
Il 48,8% di chi ha comprato il box lo ha fatto per investimento, siamo di fronte infatti a una tipologia immobiliare molto richiesta in locazione e più facile da gestire rispetto all’abitazione.
Anche i dati dell’Agenzia delle Entrate confermano una tendenza al rialzo delle transazioni che sono in aumento del 5,2%. I prezzi più alti interessano sempre le zone centrali dove l’offerta di box non è elevata, ci sono difficoltà di parcheggio e, spesso, immobili storici privi o con pochi box.
Variazione percentuale PREZZI – ( II sem18 rispetto al I sem18)
Città | Box | Posto auto |
Bari | -4,7 | -1,2 |
Bologna | 1,9 | 2,6 |
Firenze | 0,3 | 1,1 |
Genova | -6,2 | -0,4 |
Milano | 1,1 | -0,8 |
Napoli | -1,4 | -0,5 |
Palermo | -3,0 | -1,2 |
Roma | -0,6 | -1,4 |
Torino | 0,3 | 0,9 |
Verona | 0,0 | -0,2 |
Box auto come investimento
L’analisi delle informazioni raccolte presso le agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete mostra che, nel secondo semestre del 2018, il 70,4% delle operazioni sui box ha avuto come finalità l’acquisto, mentre il 29,6% ha avuto come finalità la locazione.
Rispetto ad un anno fa si registra un aumento della percentuale di compravendite, nel secondo semestre del 2017 infatti gli acquisti si fermavano al 64,8%, mentre le locazioni si attestavano al 35,2% del totale delle operazioni.
L’aumento dei dati nel segmento di mercato dei box auto trova conferma nella generale ripresa del mercato immobiliare residenziale.
Il 48,8% di chi ha comprato il box lo ha fatto per investimento, si tratta infatti di una tipologia immobiliare sempre molto richiesta in locazione e più facile da gestire rispetto all’abitazione.
La percentuale di acquisti per investimento è comunque in lieve contrazione, nel secondo semestre del 2017 infatti si attestava al 55,3%.