Continua anche nel secondo semestre del 2017 il calo dei prezzi dei box: nelle grandi città si è registrata una contrazione dello 0,3%. I posti auto hanno perso lo 0,5%. Bari, Milano, Firenze e Verona le uniche città che registrano dei segnali positivi. Il 64,8% delle operazioni hanno avuto per oggetto l’acquisto, il 35,2% la locazione.
Prezzi ancora in diminuzione
Continua anche nel secondo semestre del 2017 il ribasso dei prezzi dei box: nelle grandi città si è registrata una contrazione dello 0,3%. I posti auto hanno perso lo 0,5%. Continua quindi il ribasso dei valori di queste tipologie che hanno visto ridimensionarsi la domanda in seguito alla crisi immobiliare. Bari, Milano, Firenze e Verona le uniche città che registrano dei segnali positivi. I prezzi più alti riguardano sempre le zone centrali dove comunque l’offerta di box non è elevata, ci sono difficoltà di parcheggio e, spesso, immobili storici privi o con pochi box.
Si acquista anche per investimento
L’analisi delle informazioni raccolte presso le agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete mostra che il 64,8% delle operazioni che hanno interessato i box hanno avuto per oggetto l’acquisto, il 35,2% la locazione. Il 53,1% di chi ha acquistato il box lo ha fatto con finalità di investimento. La restante parte ha comprato per uso proprio, tendenza che la nostra rete segnala soprattutto laddove ci sono pochi spazi disponibili e gli immobili, di vecchia data, ne sono sprovvisti. Chi sceglie di investire su questa tipologia immobiliare valuta attentamente la zona, prediligendo quelle a bassa presenza di box rispetto al numero di abitazioni (ad esempio nelle zone centrali e semicentrali delle grandi città). Sono da escludere quelle che si sono sviluppate urbanisticamente negli ultimi anni (perché dotate di box a sufficienza) e le aree dove sono stati costruiti parcheggi o introdotti parcheggi per residenti. Da valutare anche le zone ad alta presenza di uffici, soprattutto se non sono ben collegate con i mezzi di superficie e non ci sono parcheggi disponibili.