Si è tenuto a Roma, presso la Sede centrale del Consiglio nazionale delle ricerche, il convegno ‘Il Mediterraneo di Cervantes 1571-1616‘, organizzato dall’Istituto di storia dell’Europa mediterranea (Isem)
Ai saluti di Riccardo Pozzo (direttore Dsu-Cnr) è seguita l’introduzione ai lavori di Marcello Verga (direttore Isem-Cnr) e di Rafael Valladares (Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma del CSIC). Divisi in due sessioni (Il Mediterraneo di Cervantes: sguardi incrociati e Cervantes, l’Italia ed il Mediterraneo) gli interventi di sedici studiosi italiani e spagnoli – moderati da Marcello Verga, Elena Riva (Università Cattolica di Milano) e Aurelio Musi (Università di Salerno) – hanno scandagliato in profondità la realtà mediterranea cinque e seicentesca, intesa soprattutto come spazio di uomini, beni e idee in movimento, trasversalmente alle contrapposizioni etno-religiose, e grazie alla continua riformulazione di spazi, anche linguistici, comuni di incontro (e di scontro), di dialogo talora culturale, talora commerciale e talora armato.
Un mondo integrato che è apparso quale naturale punto di riferimento per soddisfare ambizioni dinastiche, personali, familiari e di ceto, tanto ai grandi della politica spagnola e italiana quanto ai mercanti, intellettuali e soldati –e, tra questi, Miguel de Cervantes- disposti a mettersi in viaggio e, spesso, a divenire dei ponti tra universi a lungo percepiti come diametralmente contrapposti: quello musulmano, quello europeo e cristiano e quello americano.
Le conclusioni di Marcello Verga, Antonio Álvarez-Ossorio Alvariño, Cinzia Cremonini, Manfredi Merluzzi e Giulia Calvi hanno offerto ulteriori spunti alla riflessione e posto le premesse per l’ampliamento delle attività di ricerca del gruppo di lavoro.
Gli interventi dei relatori
Per il Consiglio nazionale delle ricerche, hanno partecipato in qualità di relatori Patrizia Spinato con l’intervento ‘Il Mediterraneo nella letteratura cervantina’, Michele Maria Rabà con l’intervento ‘Cervantes e l’Italia: prospettive di ricerca. Orizzonti, ambizioni e risorse di un giovane hidalgo nel sistema imperiale spagnolo’, Maria Grazia Rosaria Mele e Giovanni Serreli (Isem) con l’intervento ‘La Sardegna alla metà del Cinquecento’, Sebastiana Nocco (Isem), con l’intervento ‘Il Mediterraneo nella cartografia ai tempi di Cervantes (XVI–XVII sec.)’, Marina Montacutelli (Issm), con l’intervento ‘«Acciò che per mancamento de’ denari non sia constreto à mal servire»: a proposito della Genova ‘spagnola”.