Presentata all’Istituto Clinico Città Studi THULEP una metodica innovativa che consente di curare rapidamente ed in maniera poco invasiva i sintomi da ostruzione prostatica.
In questa intervista il dottor Marco Raber Urologo Dell’ICCS evidenzia le caratteristiche positive di questo nuovo metodo.
Che cosa è la THULEP?
E’ una metodica endoscopica che si avvale del laser al Thullio per eliminare la porzione di prostata ingrossata che determina i sintomi ostruttivi.
Quali sono i vantaggi rispetto alle metodiche convenzionali?
Dopo l’intervento la ripresa di una buona minzione avviene nella quasi totalità dei casi anche nei pazienti da lungo tempo portatori di catetere vescicale. I vantaggi di questo approccio mini-invasivo sono ormai consolidati e consistono in una minore perdita di sangue, in un minore tempo di cateterizzazione post-operatorio e quindi con una minore degenza, una più rapida guarigione e quindi rapida ripresa di una normale vita sociale.
Quali sono le complicanze?
Sono le stesse di quelle relative alle metodiche tradizionali. Tuttavia l’incidenza è nettamente inferiore per cui possiamo ormai affermare che la Thulep è un intervento sicuro ed efficace.
Che cosa accade nella sfera sessuale?
Nulla di significativo. L’intervento non influisce sulla attività erettile ne in positivo ne in negativo. Direi che la lascia inalterata. In alcuni casi ci può essere uno sblocco post-operatorio di meccanismi psicodinamici inibitori legati alla “consapevolezza di essere ammalati”. In questi casi questi pazienti beneficiano dell’intervento.
Quello che avviene con alta probabilità, come del resto nelle metodiche tradizionali, è il fenomeno della eiaculazione retrograda. Dal punto di vista pratico, al momento dell’orgasmo non vi è emissione di liquido seminale. Quindi chi pensa ad una potenziale paternità futura non dovrebbe essere trattato chirurgicamente per ipertrofia prostatica ne con metodiche tradizionali ne con laser.
Chi può essere sottoposto a Thulep?
I pazienti con ostruzione cervico-uretrale da ipertrofia prostatica i cui sintomi non vengono risolti con la terapia medica, i pazienti con alterato svuotamento vescicale o con complicanze da ipertrofia prostatica (infezioni ricorrenti, ematuria, calcolosi vescicale, ritenzione acuta di urine con necessità di cateterismo vescicale a permanenza). Quindi tutti i pazienti candidabili ad una resezione endoscopica possono essere sottoposti a THULEP. Inoltre, il vantaggio di sottoporre a THULEP un paziente che dovrebbe altrimenti essere sottoposto ad intervento di adenomectomia prostatica trans-vescicale a cielo aperto, è evidente. Lo stesso obiettivo di riduzione prostatica infatti viene ottenuto in maniera notevolmente meno invasiva con la THULEP.
Quali sono i sintomi da ipertrofia prostatica che inducono a chiedere una visita all’urologo?
Sono di solito sintomi che disturbano la normale vita quotidiana di relazione ed il riposo notturno. Il Paziente con ipertrofia prostatica sintomatica si sveglia molte volte la notte per urinare e non riposa in maniera soddisfacente. Inoltre, durante il giorno, una riunione o un’attività lavorativa importante possono essere interrotte ed influenzate da un improvviso o da un frequente stimolo minzionale. Ci possono inoltre essere sintomi da complicanza di ipertrofia prostatica come l’infezione del tratto urinario o genitale (prostatite, epididimite), l’ematuria e la calcolosi vescicale. Nei casi estremi il paziente può presentare un’incontinenza continua legata alla perdita di urine da una vescica sovradistesa. In questi casi è necessario il posizionamento di un catetere vescicale.
Come può accedere un paziente a questa procedura?
Semplicemente prenotando una prima visita urologica ambulatoriale presso il CUP dell’istituto (02.23933011). Verranno considerati i sintomi, verrà intrapreso un percorso diagnostico e quindi si verificherà la possibilità di un trattamento medico. Accederanno, infatti, all’intervento solo pazienti selezionati in base alla resistenza della sintomatologia alla terapia medica o in caso di complicanze non gestibili dalla terapia medica stessa.