Un’installazione artistica in legno, alta 4 metri, che raffigura un uomo seduto su una panchina, per raccontare come chi soffre di Fibrosi Polmonare Idiopatica (IPF) è costretto ogni giorno a fare i conti con la malattia che, lasciando senza fiato, rende difficile fare anche le cose più semplici, come camminare o fare le scale.
Un Guerriero Stanco che ha bisogno non solo di informazione, ma anche del sostegno e della solidarietà di tutti per rialzarsi e continuare a combattere con coraggio ogni giorno per conquistare nuovi traguardi, realizzare sogni e vivere la propria vita, grazie anche alla disponibilità di terapie in grado di rallentare la progressione della malattia, alleviandone i sintomi e migliorando la qualità di vita.
L’iniziativa fa parte del progetto “#FIGHTIPF: oggi è il giorno giusto per sfidare l’IPF” promosso da Roche con il supporto dell’Intergruppo Parlamentare per le Malattie Rare, di FIMARP Onlus (Federazione Italiana IPF e Malattie Rare Polmonari Onlus) e delle Associazioni che la compongono. L’obiettivo del progetto è aiutare pazienti e familiari a non sentirsi soli e a non fermarsi davanti alla diagnosi, ad informarsi e parlare con il proprio medico dei trattamenti disponibili.
L’IPF è una malattia rara difficile da riconoscere, la cui diagnosi arriva in media con un ritardo di circa 2 anni dalla comparsa dei primi sintomi, a causa della similitudine con quelli di molte altre malattie respiratorie. Un tempo troppo lungo che, sommato al ritardo terapeutico, si ripercuote sul paziente che solo nel 50% dei casi sopravvive più di 2-5 anni dalla diagnosi.
Benché ad oggi non ci sia ancora una cura definitiva per l’IPF, accedere al più presto ai farmaci antifibrotici specifici per l’IPF consente di salvaguardare la salute del tessuto polmonare il più a lungo possibile, fino alla possibilità di trapianto per i pazienti con un’età inferiore a 65 anni.