Racconti, danze, biccherne e documenti per un percorso nella storia della Toscana dai Medici all’unità d’Italia. Sabato 16 febbraio, dalle 11.00 alle 17.30, l’Archivio di Stato di Siena in palazzo Piccolomini proporrà un viaggio indietro nei secoli dove sarà possibile scoprire le atmosfere e le usanze della vita di corte attraverso l’incontro con rievocatori in abiti storici, la messa in scena di balli di corte o la fruizione di antichi carteggi che per l’occasione sono esposti al pubblico.
L’iniziativa, dal titolo “Il Granducato a Palazzo”, è promossa dall’associazione culturale Scannagallo e si inserisce all’interno degli eventi ufficiali della Festa della Toscana, andando a celebrare il passato di una regione che è stata faro di civiltà, cultura e arte per l’intera Europa.
L’ingresso all’Archivio di Stato sarà ad ingresso libero e gratuito, con possibilità di partecipare a visite guidate in programma alle 11.30, alle 15.00 e alle 17.00.
«La nostra associazione – spiega Alessio Bandini, coordinatore degli eventi di Scannagallo, – è impegnata a far rivivere il glorioso passato della Toscana, con manifestazioni di carattere rievocativo che regalano la suggestione di un vero e proprio ritorno nei secoli scorsi. L’appuntamento all’Archivio di Stato rappresenta un’occasione unica nel suo genere che ha aggregato compagnie da tutta la regione e che proporrà una fedele ricostruzione tra musica, arte e cultura delle coorti tra il ‘500 e l’800».
Tra le peculiarità de “Il Granducato a Palazzo” rientra la possibilità di fruire di un’esposizione di documenti storici dell’Archivio di Stato e di visitare il Museo delle Biccherne con i suoi dipinti-documenti che raccontano le fasi più importanti della storia di Siena a partire dal Medioevo. Tutto questo materiale documentario sarà illustrato anche dalla professionalità e dalle conoscenze del personale dello stesso ente archivistico. La ricostruzione dei secoli passati inizierà già al momento dell’accoglienza dei visitatori che saranno introdotti nel palazzo dalle guardie personali del Granduca (i Lanzichenecchi) e dagli altri rievocatori in abito storico con armi e vessilli, accompagnando tra le varie sale dove sarà possibile ammirare le vesti nobiliari della corte Medicea o rimare stupiti di fronte ai balli cinquecenteschi e ottocenteschi.
«La mostra-evento – aggiunge Cinzia Cardinali funzionario dell’Archivio di Stato di Siena – sarà capace di incuriosire un pubblico di tutte le età e permetterà di coniugare divertimento e istruzione, facendo riscoprire attraverso i documenti il fascino delle usanze, delle tradizioni e della storia del passato della Toscana fino all’unità d’Italia».