Samsung mette in guardia i proprietari di case ‘intelligenti’ che hanno le apparecchiature elettriche collegate alla presa scart o HDMI del televisore (Smart TV) perché, in caso di attivazione della funzione di riconoscimento vocale, è probabile che il dispositivo possa catturare le conversazioni e trasmetterle a terzi. Il produttore sudcoreano di elettronica lo ha segnalato nelle condizioni d’uso del suo “smart”. E’ solo questione di tempo ma l’antivirus sarà necessario anche sul televisore di casa, quando un nuovo malware per televisioni sarà reso pubblico dai criminali informatici.
Problemi di sicurezza stanno diventando certamente concreti se si pensa al proliferare delle Smart TV, sempre connesse a Internet e in grado di funzionare come un vero e proprio PC, non fa che rendere sempre più concreta una minaccia informatica nel salotto di casa. Basti pensare che gli ultimi studi della società di ricerche NPD prevedono che nel 2015 i televisori intelligenti saranno ben 23 milioni, un numero considerevole, che farà certamente gola ai criminali informatici.
Quando collegato alla Rete, il televisore permette infatti di navigare sul Web, scaricare e installare app, accedere a servizi di streaming video anche in alta definizione, sfruttare le potenzialità della catch-up TV e, infine, fare da punto di raccolta per tutti i contenuti digitali presenti nella rete casalinga grazie al protocollo DLNA. Se il televisore non è dotato di questa funzionalità, che necessita innanzitutto di una presa Ethernet sul retro dell’apparecchio o di un ricevitore Wi-Fi, è sempre possibile farlo diventare “Smart” con accessori specifici.
Da non dimenticare infine le notevoli potenzialità di cui sono dotate le console da gioco, ormai divenute centri di intrattenimento a tutto tondo, compresa una robusta sezione online con film e video di vario genere in streaming, musica, navigazione Web, condivisione di foto e videochat.